Caso-plusvalenze, così la carta-Ronaldo inguaia la Juventus
Cristiano Ronaldo ha debuttato nell'Al-Nassr sfidando il PSG di Leo Messi, ma intanto rischia di essere parte integrante del processo che oggi coinvolgerà la Juventus. La Gazzetta dello Sport si sofferma infatti sulla famosa "carta-Ronaldo", il documento che non si doveva trovare con cui la Vecchia Signora si impegnava a versare comunque al fuoriclasse lusitano i 19.9mln a cui aveva rinunciato durante il periodo-Covid, anche in caso d'addio. Un documento che è stato ritrovato e viene mostrato dalla Rosea, ma che non sarebbe mai stato depositato in Lega ed è firmato solo da Paratici: CR7 poteva usarlo per incassare i 19.9mln sotto forma di incentivo all'esodo (deve ancora farlo, ndr), ma non l'ha firmato per evitare sanzioni dalla giustizia sportiva.
Questo, secondo la Procura, inserisce Cristiano Ronaldo tra i giocatori a conoscenza dei vari accordi e degli illeciti bianconeri sugli stipendi e inguaia la Juventus, che non ha inserito il debito correttamente a bilancio. CR7 potrebbe, a sorpresa, costituirsi parte civile nel processo. La Procura, inoltre, vorrebbe interrogarlo nelle prossime settimane.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati