Reazione a parte, quest'Inter ha smarrito la propria mentalità?

Un disastro sfiorato. E una figuraccia evitata grazie ad una reazione di nervi. La notte di Coppa Italia, però, non può non porre una questione ricorrente nella gestione Inzaghi: quest'Inter ha smarrito completamente la propria mentalità? Il dubbio è lecito perché, nel giro di una manciata di giorni, si è passati dal parossismo di gioia per il successo contro il Napoli allo scoramento per il pari-beffa di Monza. Scorie che si sono poi riversate, in abbondanza, sul campo. Con queste premesse diventa complicato ambire alla scalata in campionato nel girone di ritorno.

Le difficoltà contro il Parma denunciano, o reiterano, l'inadeguatezza di alcune seconde linee. Gagliardini non è ad oggi all'altezza degli standard richiesti per mantenere un certo livello di rendimento in mezzo al campo, e Asllani avrebbe forse bisogno di partner di reparto più dominanti nel palleggio, che alleggeriscano il carico di responsabilità sulle sue spalle e gli consentano di esprimersi con maggiore leggerezza. A destare grande perplessità è soprattutto il vortice nel quale sembra essere precipitato Dumfries, o l'assoluta inconsistenza in campo di uno smarrito Correa. Che la reazione dall'87' in poi serva da scintilla per una ripartenza (l'ennesima) in campionato: i jolly sono esauriti da un pezzo, l'Inter ha forse un'ultima occasione di dimostrare di poter essere davvero grande. Sprecarla rappresenterebbe il definitivo fallimento di questo corso tecnico.