Pio Esposito: "Che emozione la fascia in Primavera con Chivu, ora sogno l'azzurro"

Un viaggio attraverso le foto della sua vita e della sua carriera. Francesco Pio Esposito, attaccante dell’Inter e fratello di Sebastiano e Salvatore, si è raccontato in un’intervista a Dazn ripercorrendo i momenti che lo hanno formato dentro e fuori dal campo.

La prima immagine è legata alle radici: “Castellammare di Stabia è la mia città, appena posso torno lì. Non voglio dimenticare da dove vengo”. Poi il trasferimento a Brescia con i fratelli: “Il calcio è la passione che ci ha trasmesso nostro padre. Con Seba e Salvo ci diamo forza a vicenda, sempre”.

Dall’arrivo all’Inter a 9 anni alla Primavera di Chivu, con la fascia da capitano conquistata a Cagliari: "Nella Primavera con Chivu - ricorda l’attaccante - dopo sei mesi non semplici abbiamo cambiato qualcosa e in una trasferta a Cagliari, con il capitano assente, il mister mi diede la fascia. In quella partita segnai una tripletta, vincemmo 3-2 e da lì non me la tolse più fino a fine stagione. È stata una responsabilità che mi ha fatto crescere e diventare grande. Non smetterò mai di ringraziarlo per questa opportunità”.

Il percorso di crescita è poi proseguito lontano da Milano, con un’esperienza decisiva in cadetteria: “I due anni a La Spezia sono stati fondamentali. Lì ho avuto le mie prime volte: l’esordio e il primo gol tra i professionisti. Mi hanno fatto sentire a casa e mi hanno aiutato a spiccare il volo. Ringrazio mister D’Angelo e tutti i compagni che hanno reso possibile questo percorso”.

Un ricordo speciale è legato anche al Gran Galà del Calcio, dove Esposito ha ricevuto il premio come miglior giovane del torneo: “Il primo riconoscimento personale, un’emozione enorme che porterò sempre con me”.

Infine, lo sguardo al futuro con la maglia più desiderata: “La Nazionale è il sogno di ogni bambino. Ora voglio realizzarlo anch’io”.