Perisic, nostalgia canaglia: fu lui a decidere l'ultima finale di Coppa. Ma Dimarco non l'ha fatto rimpiangere
L'ultimo regalo di Ivan Perisic agli interisti fu la doppietta nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, decisiva per il trionfo nerazzurro per quattro reti a due dopo i tempi supplementari. Proprio quella notte, quando ancora il suo rinnovo sembrava una possibilità concreta, se non addirittura probabile, il croato gelò tutti, gettando lunghe ombre sulla sua permanenza a Milano: "Con i grandi campioni non si aspetta l'ultimo momento per trovare un accordo", ammonì accigliato dal prato dell'Olimpico. Fu l'anticamera dell'addio, consumatosi di lì a poche settimane, prima del trasferimento al Tottenham di Antonio Conte.
In tribuna a San Siro per l'euro-derby
Chissà se oggi Ivan rimpiange quella scelta. I motivi per crederlo non mancano: a Londra le cose non sono andate come immaginava, la stagione degli Spurs è stata un totale fallimento e Conte ha ceduto a Stellini il timone dello sgangherato veliero nel bel mezzo della tormenta. L'Inter, invece, malgrado le difficoltà in campionato, ha vinto la seconda Supercoppa consecutiva, si giocherà un'altra Coppa Italia e, soprattutto, sarà protagonista dell'appuntamento più atteso dell'anno, la finale di Champions contro il City. A proposito, Ivan era in tribuna a San Siro per l'euro-derby di ritorno: l'affetto è rimasto, a condirlo, forse, una bella spolverata di nostalgia.
Nessun rimpianto: Dimarco si è dimostrato all'altezza
Poter contare su un giocatore come Perisic sarebbe un lusso per quasi tutte le squadre d'Europa. Inter compresa. Ma non si può dire che a Milano lo rimpiangano particolarmente: lo scorso anno il croato chiuse a dieci gol e nove assist in tutte le competizioni. Dimarco, che da lui ha ereditato i gradi di titolare, è a sei reti e dieci assistenze con ancora quattro gare da giocare. E soprattutto, al pari di Ivan, è uomo da gol pesanti: ha punito la Juventus in Coppa Italia, il Milan in Supercoppa, la Roma in campionato. Stasera c'è un altro grande appuntamento: è soprattutto in notti così che Federico riesce a brillare più ardentemente.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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