Marotta: "Inzaghi ha la nostra fiducia. La seconda stella è un sogno realizzabile"
Momento delicato per l'Inter, reduce da due sconfitte moralmente molto pesanti contro Milan e Bayern Monaco. Ai microfoni di Sky Sport, l'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta ha fatto il punto su questa fase molto complessa della stagione. Di seguito le sue dichiarazioni.
Dopo la sconfitta col Bayern com'è l'umore di un dirigente esperto come lei? C'è stato un confronto con la squadra?
"Quello di un sano realismo: ogni sconfitta porta con sé un'analisi più attenta a quelle che sono le problematiche. Il confronto fa parte dell'essere dirigente, abbiamo uno staff molto unito, e da un confronto nasce sempre qualcosa di importante e positivo per il futuro".
La partita di ieri denuncia un divario incolmabile con le grandi d'Europa?
"Si sa che ormai l'Italia calcistica rappresenta una posizione di seconda fila nel ranking. Lo strapotere della Premier, così come quello della Bundes o della Liga, è lì da vedere: queste squadre hanno potere di spesa e possono permettersi di avere grandissimi campioni, in Italia è più difficile. Non deve però rappresentare un alibi: abbiamo perso contro una squadra più forte, ma dobbiamo andare ad analizzare quelli che sono stati i difetti".
Il blackout è stato mentale?
"La preoccupazione non deve portare ansia o paura, ma un'analisi approfondita, il coraggio di fare scelte importanti, come avvenuto ieri, e il fatto di migliorare come singoli e come collettivo. Sapere che l'Inter è sempre l'Inter, ha un blasone importante e dev'essere competitiva al di là di quelli che vanno in campo"
Il turnover di ieri che segnale è stato?
"Un segnale di coraggio. L'allenatore è gestore di un gruppo che ha uno stress da punto di vista degli impegni che deve affrontare. Inzaghi ha una rosa di qualità che deve utilizzare nel migliore dei modi a seconda delle indicazioni che riceve in allenamento e in funzione dell'avversario. Lo sta facendo nel migliore dei modi, nonostante le ultime due sconfitte".
La fiducia nei suoi confronti è confermata?
"Certo. Sta facendo un ottimo lavoro, sta gestendo molto bene la squadra. Siamo l'Inter, ci vuole maggiore motivazione da parte di tutti: dobbiamo onorare la maglia nel migliore dei modi, mi dispiace per i tifosi che erano ieri allo stadio. Dobbiamo crederci fino in fondo: la stagione è appena iniziata".
Quanto vi sta mancando Lukaku?
"Il calcio è un gioco collettivo, non bisogna mai appoggiare le proprie forze su un solo giocatore, anche se Lukaku è un grande calciatore. Chi lo sostituisce deve però essere all'altezza e dev'essere in grado di sostituire questo o quel giocatore. Da questo punto di vista abbiamo a che fare con una squadra di professionisti. Ora non ci sta girando bene, ma dobbiamo avere fiducia e dare il massimo".
L'obiettivo rimane la seconda stella?
"L'Inter ha l'obbligo di correre per il massimo. La seconda stella è un sogno realizzabile: dobbiamo crederci fino in fondo, il fatto che gli avversari siano forti non deve destabilizzarci. Dovremo fare fino in fondo il nostro dovere".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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