Marotta: "Frattesi non è legato a Brozovic. Al Nassr? Adesso si potrebbe riaprire"
Giuseppe Marotta da Rimini ha parlato ai microfoni di Sky Sport del mercato nerazzurro. "C'è stata un'alterazione degli equilibri, avevamo raggiunto un accordo poi è stata cambiata la proposta e ci siamo irrigiditi chiudendo la porta a loro. La situazione forse si può riaprire, la volontà del calciatore è prioritaria. E' da capire se le proposte se le proposte sono soddisfacenti per lui. Noi cerchiamo la sostenibilità, l'operazione Frattesi non è legata a Brozovic soprattutto perché dobbiamo definire la strategia e il calciatore è di proprietà del Sassuolo".
Offerta ufficiale per Onana?
"Ancora no. Stiamo affrontando con un gioco di squadre quelli che possono essere gli obiettivi, un dirigente deve essere ambizioso e cercare di raggiungere il massimo. Poi tutto dipende da fattori diversi, faremo tutto nei prossimi giorni nel rispetto della sostenibilità".
Come si può fare l'operazione Lukaku?
"L'operazione è stata fatta da un'altra proprietà del Chelsea, adesso devono decidere se rientra nel progetto o meno. Nel momento in cui non fosse nel progetto del Chelsea cambiano le loro strategie. Non posso immaginare di ricevere cifre importanti, l'eventuale cessione in Arabia era intorno ai 50 milioni. E' molto lontana dalla cifra che abbiamo ricevuto dal Chelsea di 115 milioni".
Carboni sarà in prima squadra?
"E' stato inserito tra i convocati dell'Argentina, è un figlio d'arte e dei fratelli che stanno facendo molto bene. Spesso i figli d'arte rappresentano una garanzia, come del resto Thuram".
Su Azpilicueta?
"Nell'idea mia di Ausilio e di Baccin è un giocatore che ci piace, ha una grande esperienza e una cultura della vittoria e rappresenta l'elemento fondamentale nello spogliatoio. E' spagnolo, pare che sia allettato da qualche proposta proveniente dalla Spagna e sta valutando il da farsi. Attenderemo una sua risposta".
Gli arabi sono un'opportunità o sta rappresentando un problema?
"Forse entrambe le cose, dal punto di vista egoistico rappresentano cassa per fare nuovi investimenti. E' un fenomeno che può alterare la competitività portando grandi squilibri, va osservato con molta attenzione ma soprattutto dalla Fifa e dalla Uefa. Sono comunque soldi che possono servirci".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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