Le pagelle di Inter-Atalanta: Lautaro logora chi non ce l'ha, Inzaghi ha ammazzato il campionato

Le pagelle di Inter-Atalanta: Lautaro logora chi non ce l'ha, Inzaghi ha ammazzato il campionatoTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 29 febbraio 2024, 22:52Primo piano
di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Patrick Iannarelli)

Sommer 6 - La sbavatura all'inizio del secondo tempo spaventa San Siro, ma la Dea è in vena di regali. Per il resto del match non subisce tanti tiri verso lo specchio della porta, è la solita nottata di gestione, senza troppi patemi.

Pavard 6 - Il Var lo salva dall'erroraccio in appoggio a Bastoni, un eccesso di sicurezza che macchia una prestazione più che sufficiente. 

De Vrij 7 - De Ketelaere lo anticipa un paio di volte, poi gli prende le misure e non perde mezzo contrasto. Da centrale è una certezza, non vacilla nemmeno sul 4-0. 

Bastoni 7 - Quando inizia a pennellare palloni lunghi dietro la linea delle difesa bergamasca l'Inter inizia a giocare a calcio. È un regista aggiunto, premio oscar pure per la fotografia difensiva.

Darmian 7 - L'uomo qualunque che come al solito diventa straordinario. Anzi, basta con questo giocatore qualsiasi: è un perno fondamentale, un professionista esemplare. E segna ancora all'Atalanta dopo la Coppa Italia. Dal 45' Dumfries 7 - Sulla destra trova praterie e non si fa sfuggire l'occasione di affondare. A un certo punto, tra tocchi e giocate, pare Maicon. 

Barella 6,5 - La mancanza di lucidità nei primi minuti gli fa commettere due sciocchezze, poi volta pagina e fa la solita prova, quella di sostanza, di continuità. E pure un bel po' di qualità. 

Asllani 6,5 - In cabina di regia al posto di Calhanoglu non sfigura, per emulare il collega titolare piazza anche 5-6 tackle. Niente sbavature, soltanto passaggi intelligenti. 

Mkhitaryan 6,5 - Ma perché l'Arsenal e la Roma hanno deciso di farlo partire così facilmente? Un mistero indecifrabile, continua ad incantare anche quando è stanco e ha la lingua di fuori. Dal 62' Frattesi 7 - Peccato per l'infortunio, segna con la specialità della casa, l'attacco al primo palo. Dal 73' Klaassen sv

Dimarco 7 - C'è chi si strappava i capelli con l'addio di Ivan Perisic, ma spesso i mali non vengono per nuocere. Gioca la solita partita, ormai non è nemmeno più una novità. E segna pure il gol del 3-0. Dal 68' Carlos Augusto 6 - Entra quando la situazione è già tranquilla, non sbaglia praticamente nulla. 

Arnautovic 6,5 - Entra con una testa differente, con maggior consapevolezza, con estrema tranquillità. Gioca da pivot, calamita tutti i palloni offensivi. E l'Inter va a nozze negli spazi lasciati dall'Atalanta.

Lautaro Martinez 7,5 - Mezzo voto in meno per il rigore sbagliato? Ma sì, altrimenti sai che noia. Sta vivendo un momento stratosferico, talmente in fiducia che segna in qualsiasi momento della partita. Tocco, ricamo e conclusione in buca d'angolo. Lautaro logora chi non ce l'ha. Dal 68' Sanchez 6,5 - S'inventa un gran bel cioccolatino per il poker nerazzurro.

Simone Inzaghi 7,5 - Altro che maggiordomo, la colpa è tutta sua. Ha ammazzato il campionato a fine febbraio, scaramanzia a parte l'Inter è la squadra che gioca meglio. Un verdetto che se confermato tra qualche settimana non è soltanto corretto, ma più che sacrosanto. 

ATALANTA (a cura di Yvonne Alessandro)

Carnesecchi 4 - Disastro senza precedenti. In uscita su Mkhitaryan lascia lì il pallone per il gol di rapina di Darmian. Titubante fuori dai pali, come nel tentativo di chiudere la strada a Dimarco nello sviluppo del raddoppio. Disinnesca il rigore di Lautaro, capitalizzato da Dimarco in seconda battuta. Ma cosa combina sul 4-0? Vado-non vado e Frattesi lo buca sul primo palo. Ingenuità e spina staccata dal primo gol.

Scalvini 5,5 - Ha sofferto le folate nerazzurre come il resto del pacchetto arretrato. Poco convinto. Dal 58’ Hien 5,5 - Pronti-via e si accolla subito un’ammonizione. A lungo andare però approfitta di fisico e tempismo impeccabile per sventare sul nascere ulteriori gol.

Djimsiti 5 - Togliete tutto a Gasperini ma non lui. I 2668 minuti stagionali tra tutte le competizioni vorranno pure dire qualcosa. Tampinare Lautaro è compito di primaria importanza, ma nello sviluppo dell’azione dell’1-0 va troppo morbido sul Toro e si lascia circumnavigare.

Kolasinac 5,5 - Nemmeno il tremendo contrasto di gioco rimediato contro il Milan lo ha fermato ed eccolo titolare contro l’Inter dopo due giorni e mezzo. La difesa balla, lui è l’ultimo ad arrendersi. Da combattente dei Balcani. Dal 58’ Bakker 5 - Il suo compito era chiudere la strada alla discese esterne dell’Inter, non rincorrere costantemente Dumfries in fuga. Boccheggia troppo, la lentezza di pensiero poi lo penalizza.

Hateboer 4,5 - L’ultima da titolare risaliva al 23 dicembre, il ko con il Bologna fuori casa. Inizia con estrema attenzione sulle diagonali difensive per sbarrare la strada a Dimarco. Ma quando Lautaro lo punta nell’uno contro uno si ritrova gambe all’aria e con un gol in più subito. Quel braccio galeotto aperto sul cross di Dumfries poi ancora peggio. Scandaloso.

Ederson 5 - Inizia anche bene, poi qualche errorino di troppo e la testa altrove concedono all’Inter campo aperto. Nella ripresa ripristina le misure sugli avversari in mezzo al campo anche grazie all’aiuto di Adopo, ma ormai è tardi.

Pasalic 5 - Chiaro e scuro. La palla scippata a un ingenuo Pavard porta anche all’assist per il momentaneo vantaggio, peccato che il tocco di braccio di Miranchuk rovini tutto. Che dolori però quella palla sanguinosa persa in contrasto con Dimarco e la traversa scheggiata da Lautaro.

Zappacosta 5 - Chi l’ha visto batta un colpo. Mangia la polvere dietro Darmian nel primo tempo ed è già tutto dire. Prova a combinare qualcosa nella ripresa ma l’Inter dilaga e si rifugia sotto la coperta difensiva. 

Miranchuk 5,5 - I due palloni persi nell’arco dei primi 8 minuti non sono un gran biglietto da visita. Ma a lungo andare trova tempi e spazi giusti per pressare alta l’Inter e metterla in difficoltà. Peccato che non tutta la squadra lo segua con gli automatismi giusti e si ritrovi solo davanti a un muro di maglie nerazzurre. Dal 58’ Adopo 6 - Entra bene per sradicare più di qualche pallone negli attimi di ristagno avversari. Ruvido nelle entrate, ci mette un pizzico di grinta.

Koopmeiners 5 - Reduce dal rigore trasformato contro il Milan, anonimo e desaparecido con l’Inter. Grande delusione della serata e di questa Atalanta. Dal 58’ Lookman 5 - Impalpabile. Doveva riaccendere il barlume di speranza dell’Atalanta, invece passeggia e attacca con il fare molliccio. Frustrazione allo stato puro quel fallo in ritardo su Barella. Il giallo è sacrosanto.

De Ketelaere 6 - Uno dei pochi da salvare in una serata da dimenticare. Fame di arrivare per primo su ogni pallone, aveva anche siglato il gol di controbbalzo, abbattendo il muro dell’Inter, ma il fallo precedente gli cancella ogni traccia di gioia. Il lavoro da pivot lo fa anche bene, ma da solo è dura contro l’onda anomala dell’Inter. Dal 76’ Touré s.v. - Ormai la gara è compromessa, entra per mettere minuti nelle gambe e poco altro.

Gian Piero Gasperini 4,5 - De Roon avrebbe potuto livellare meglio gli equilibri a centrocampo, anche se restano da assegnare ampi meriti allo strapotere di un’Inter ingiocabile. Brutta battuta d’arresto per Gasp, che dopo l’andata di Bergamo cade e pure malissimo anche a San Siro. Sentenza inequivocabile, si ferma a 6 vittorie consecutive in campionato.