Le pagelle dell'Inter - Sicuri che Dumfries valga 60 milioni? Acerbi climax della follia di San Siro

Le pagelle dell'Inter - Sicuri che Dumfries valga 60 milioni? Acerbi climax della follia di San SiroTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 10 gennaio 2023, 23:45Primo piano
di Luca Chiarini

Inter-Parma 2-1 d.t.s.

Onana 6,5 - Il missile terra-aria di Juric disinnesca sin dalla sua genesi ogni sua velleità di rammendo. Toppa che invece mette, in maniera provvidenziale, su Benedyczak in chiusura di primo tempo, o su Camara nei tempi supplementari.

D'Ambrosio 5 - Opulenza di ruggine da smaltire. Ne è un chiaro esempio il brutto disimpegno che arma il mancino letale di Vazquez in avvio di gara. Poi traballa, senza perdere completamente la tramontana. Dall'81' Darmian 6 - Pochi grattacapi in contenimento.

De Vrij 5,5 - Nessuna grave responsabilità, se non quella di concedere qualche centimetro di troppo a Juric in occasione del gol-vittoria. Per il resto amministra, in una gara di enorme difficoltà corale. 

Bastoni 5,5 - La macchia più larga sul tappeto della sua serata la provoca la marcatura 'generosa' su Sohm, che manda in porta Juric con un elegante colpo di tacco. Dal 66' Dimarco 7 - Il solito brio in fase di propulsione. Ingresso che incide: c'è soprattutto la sua firma, sul 2-1 finale.

Dumfries 4,5 - Sembra sia entrato in una spirale mentale pericolosa. Che non sia abile nell'uno contro uno è conclamato, ma la totale inconsistenza di questa sera lascia attoniti. Come si giustificano, dopo una serata così, i 60 milioni di valutazione? Dal 61' Bellanova 6 - Nettamente meglio dell'olandese in fase propositiva. Sporco nelle rifiniture, ma quantomeno torchia il dirimpettaio.

Gagliardini 5 - Una delle occasioni più ghiotte di tutta la partita per l'Inter reca la sua firma: cerca il colpo da biliardo con un piattone che regala per un lampo balenante l'illusione ottica del gol. Il resto è il consueto copione: impatto fisico discreto, idee confuse palla al piede.

Asllani 5,5 - L'impressione, vivida, è che gli manchi serenità. Dispone di una qualità - soprattutto in prospettiva - da Inter, ma non sa ancora come usufruirne. Il gol del raddoppio, però, ha origine da un suo lancio. Serata che avrà un'impronta nel suo processo di crescita. 

Mkhitaryan 5 - Dei tre in mezzo, anche per caratteristiche, è quello leggermente più presente nei ricami offensivi. Che sono però frangibili, effimeri, disarticolati. A volte predica nel deserto, altre è lui a contribuire alla secchezza dello sviluppo di gioco. Dal 66' Dzeko 6 - Per un soffio timbra il bis prima dei supplementari. Il cambio di marcia passa anche da lui.

Gosens 5,5 - Un'occasione persa. Per lui più che per altri. Non finisce nel calderone dei peggiori più per demeriti altrui, che per meriti suoi. Non sfonda, non imbecca le punte. Non fa, semplicemente. Osserva. Dall'81 Acerbi 7 - Fa il pivot e la risolve con un colpo di testa dal limite. Tutto perfettamente logico, in una notte così folle.

Lautaro 6 - Giudicare una serata come la sua è un esercizio complicatissimo: 87' di nulla, poi evita la figuraccia con una stoccata che termina la sua corsa in fondo al sacco grazie anche a una deviazione. Gol che mitiga il giudizio, soprattutto per il piglio totalmente differente con il quale approccia il resto della partita.

Correa 4,5 - In queste condizioni non può essere preso in considerazione. Perché alla solita inconcludenza correda una dose extra di indolenza che irrita - e a ragione - il pubblico di San Siro. Non è solo inutile, ma è pure deleterio.

Simone Inzaghi 5,5 - L'epilogo, in questo caso, non può comportare alcuna attenuante. Perché la sua squadra ricade in antichi dedali mentali, si sgonfia alle prime difficoltà (nel caso specifico il pari di Monza). Che si cambi rotta, e lo si faccia subito: quest'Inter è troppo brutta per essere vera.