Lazio-Inter 3-1, la moviola: Fabbri, il metro è ok. Ma Lukaku lo salva nel primo tempo
Poche sbavature nella serata di Michael Fabbri: l'arbitro di Lazio-Inter gestisce complessivamente bene gli episodi della gara, adottando un metro di giudizio coerente e mostrando lucidità nei momenti topici della sfida dell'Olimpico.
Barella rischia, Lukaku 'assolve' il direttore di gara
Piace il metro adottato dal fischietto ravennate, permissivo al punto giusto: la ruvidezza nei contrasti è consentita, e dunque lo spettacolo è agevolato, senza mai varcare un certo limite. Meriterebbe forse il giallo Barella, cui viene risparmiata la sanzione in un paio di situazioni al limite. Border line anche il contatto in area tra Dumfries e Zaccagni poco dopo il vantaggio biancoceleste (ampiamente regolare la posizione di partenza di Felipe Anderson): il body check dell'ex Verona potrebbe essere materiale da on field review, se non fosse per il probabilissimo offside di Lukaku nello sviluppo dell'azione. Resta però un margine di dubbio, in assenza di un'inquadratura che sgombri il campo da ogni equivoco.
Ok i gol nella ripresa, spuntano i gialli
Nessun dubbio sulle reti siglate dopo l'intervallo: Lautaro è in posizione ampiamente regolare al momento del colpo di testa di Dumfries - l'offside di De Vrij è evidentemente passivo -, e le due prodezze di Luis Alberto e Pedro (preceduto da un possibile fallo da rigore di Darmian su Immobile) non presentano zone d'ombra. Accorta anche la gestione delle sanzioni: Zaccagni è giustamente punito con il giallo per una sbracciata su Dumfries, così com'è sacrosanta l'ammonizione per Marusic dopo il duro tackle su Gagliardini.
Il voto di Fabbri: 6,5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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