Lautaro-gol... e poco altro. All'Inter basta il compitino, Hellas k.o. 1-0 al Meazza
Con il minimo sforzo. All'Inter basta un gol di Lautaro, siglato dopo appena 3' di gioco, per avere ragione di un Hellas ordinato in campo ma troppo prevedibile nella proposta offensiva. Vittoria che consente ai nerazzurri di agganciare in classifica la Juventus e assottigliare le distanze dal Milan.
Lautaro sblocca subito il punteggio, poi l'Inter amministra
Niente turnover per Inzaghi, che si affida all'undici migliore al netto delle assenze e degli acciaccati: Barella si accomoda in panchina, stringe invece i denti Calhanoglu, che chiude la cerniera a centrocampo insieme a Mkhitaryan e Gagliardini, preferito ad Asllani. Davanti c'è spazio per Dzeko in tandem con Lautaro. È proprio il Toro a sbloccare il punteggio dopo appena 3': la difesa scaligera respinge un radente innocuo di Gagliardini, la carambola premia l'argentino, che apre il piattone e infila in buca d'angolo. Il gol subitaneo conferisce alla gara un andamento monocorde: l'Inter si limita ad amministrare, complice anche l'inconsistenza offensiva degli ospiti, e produce il secondo pericolo soltanto a ridosso dell'intervallo, con una conclusione angolata di Mkhitaryan sporcata in corner da un tocco con il braccio sospetto di Hien. Per Fabbri non c'è nulla, e il VAR avalla la decisione dopo un check.
Gol annullato a Lautaro e i primi cambi di Inzaghi
L'inerzia del primo tempo si trascina anche nelle fasi iniziali della ripresa. La squadra di Inzaghi non soffre nulla, ma rimbalza sul muro gialloblù. Lautaro prova a far breccia e trova il raddoppio con uno scavetto che disinnesca l'uscita di Montipò, ma il fallo commesso dall'argentino per liberarsi della marcatura di Dawidowicz non sfugge a Fabbri, che comanda - a ragione - calcio di punizione in zona difensiva per l'Hellas. I primi cambi di Inzaghi si materializzano al 70': dentro Asllani e Correa, fuori Calhanoglu e Dzeko.
L'Inter mette in ghiaccio il pallone: un po' di sofferenza nel finale
L'Hellas è sornione, tiene bene il campo pur non provocando scossoni dalle parti di Onana. A procurare un brivido agli oltre 70mila di San Siro è il giovane Sulemana, inserito nella ripresa da Zaffaroni, che sollecita il portiere nerazzurro con un destro indirizzato verso il primo palo che il camerunese devia in angolo. Inzaghi chiude la girandola di cambi con un'altra doppia mossa: Barella per Mkhitaryan e Gosens per Dimarco (a ridosso del recupero ci sarà spazio anche per Carboni). L'ultimo blitz degno di rilievo porta la firma di Asllani, che sfiora il raddoppio con un missile dal limite che lambisce il legno alla destra di Montipò. Dopo quattro minuti di recupero, e un pizzico di sofferenza finale, l'Inter esulta: il triplice fischio decreta l'aggancio in classifica alla Juventus. La testa, ora, è completamente alla Supercoppa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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