La parabola di Zaniolo: da rimpianto ad occasione, l'Inter ora si frega le mani
Correva il 26 giugno 2018. L’Inter accoglieva Radja Nainggolan in pompa magna in arrivo dalla Roma, considerato il colpo dell’estate, per un’operazione totale da 38 milioni totali. Nell’affare rientrava anche il cartellino di un giovane nerazzurro dalle belle speranze: Nicolò Zaniolo. L’azzurro, nonostante le ottime impressioni fatte nella Primavera, era stato considerato come sacrificabile per aggiungere alla squadra un centrocampista top come il Ninja. Ma nel giro di qualche mese la situazione si ribaltò completamente: il belga si rivelò un lontano parente di quello visto prima in Sardegna e poi nella Capitale mentre Nicolò a suon di gol e prestazioni si stava conquistando un posto da titolare nei giallorossi. Pareva un rimpianto enorme quello dell’Inter, per aver lasciato partire un giovane che via via si stava rivalendo un vero e proprio talento.
Da rimpianto ad occasione d'incasso: la parabola di Zaniolo in chiave Inter
L’apice, senza dubbio, la sfida tra Roma e Porto in Champions League, quando il 19enne si caricò la squadra sulle spalle trascinandola con una doppietta alla vittoria per 2-0. Eppure, quello che sembrava essere un futuro crack anche del calcio italiano, iniziò la sua rapida discesa anche per i due infortuni al crociato che hanno inevitabilmente rallentato e frenato la sua crescita. Eppure, nonostante una Roma che intorno a lui cresceva sempre di più con grandi nomi con José Mourinho e Paulo Dybala, il numero 22 non è più riuscito a brillare. Fino allo strappo di oggi con la mancata convocazione per lo Spezia per sua scelta. Il rinnovo sembra ormai un miraggio mentre la cessione imminente, con il Tottenham di Conte in prima fila. E con l’Inter che si frega le mani e, probabilmente, si alleggerisce il cuore. I nerazzurri hanno infatti il 15% sulla futura rivendita del giocatore se il centrocampista dovesse essere ceduto prima della scadenza del contratto, fissata per il 2024. Un’eventualità sempre più vicina, con l’Inter che potrebbe così tirare un duplice sospiro: per le casse e per aver lasciato partire un giocatore di indubbio talento ma con un carattere difficilmente gestibile.
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