L’emozione di Moratti: “Barella l’emblema del trionfo, ci sono i presupposti per vincere a lungo”

L’emozione di Moratti: “Barella l’emblema del trionfo, ci sono i presupposti per vincere a lungo”    TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 3 maggio 2021, 13:25Primo piano
di Arturo Calcagni

Il trionfo nerazzurro ha tolto un peso anche a Massimo Moratti, uno che ha l’Inter nel cuore. Intervisto da Sky Sport, l’ex presidente della Beneamata ha mostrato tutta la sua emozione.

Qual è stato il momento della svolta secondo lei?

“Per me la partita col Milan. Lo pensavo già prima che se si vinceva quella partita la strada sarebbe stata in discesa e così è stato. Poi ognuno trova il riferimento che vuole, ma per me il Milan era l’unica che poteva contendere lo scudetto ed è stata una prova di sicurezza”.

Chi l’ha colpita di più?

“Diamo per scontati Lukaku e Lautaro, ma non lo sono. Sono due giocatori eccezionali e Lukaku è l’emblema della vittoria. Per me Barella è stato il giocatore che più ha personificato il carattere dell’Inter, quello necessario per vincere. Penso che abbia fatto un campionato speciale, poi ci sono gli altri, da Hakimi che è stato una sorpresa alla difesa granitica. Il portiere, che nelle ultime partite ha dato un’impressione un po’ così, ma nella prima parte del campionato ci ha salvato”.

Come valuta Conte e quanto le è piaciuto?

“Mi colpisce la sua tenacia, la sua resistenza malgrado il bello e cattivo tempo. Ha raggiunto il suo scopo proteggendo la squadra, formandola e darle il suo carattere. Per me è stato eccezionale”.

Che Inter le ricorda questa qui?

“Non so, devo dire che mi ricorda l’Inter di Trapattoni. Era veramente piena di carattere e poi era stata sorprendente nell’anno in cui aveva vinto, anche con una certa distanza rispetto agli altri. Poi ci sono somiglianze con tutte le squadre che hanno vinto il campionato, nel carattere e nella particolarità di questi giocatori che sono stati bravissimi. Anche a loro magari piace essere paragonati ai grandissimi del passato e spero che in futuro saranno un punto di riferimento e di paragone”.

Ci dice il primo consiglio che ha dato a Zhang?

"E' giovane, ma è pieno di sensibilità ed attenzione. Ha questo modo molto umile di porsi, ma ti rendi conto che conosce già le cose. Fa da spugna lo stesso cercando di apprendere tutti i consigli che gli dai, è furbo ed intelligente. Gli davo consigli amichevoli, ma erano su quello che fosse il carattere dell'Inter e dei tifosi, di essere sincero nella comunicazione, di parlare tranquillamente e di non fare troppi calcoli".

La vedo sollevato.

"Sono sollevato perché fa molto piacere che l'Inter sia riuscita a tornare a vincere. Mi sono tolto un peso, ha perfettamente ragione (ride, ndr). Ci sono i presupposti per continuare".

Vede un'analogia tra Mourinho e Conte?

"La vedo come con Herrera e Trapattoni. Sono professionisti serissimi che hanno voglia di vincere e convincono tutti a seguirli per conquistare l'obiettivo. Non era facile nemmeno le ultime partite che abbiamo fatto, la squadra era avanti di 10 punti e poteva rilassarsi, ma Conte gli ha dato la forza per continuare a martellare. Non si sono rilassati ed è un merito grandissimo".

Qual è il suo pensiero su Lukaku?

"Lukaku è forte vero. Devo essere sincero, ho lo stesso sentimento dei tifosi nei suoi confronti. E' un ragazzo molto intelligente, è migliorato tantissimo nel gioco, mette in pratica subito quello che impara. Abbiamo per le mani un giocatore eccezionale, ha fatto bene Conte a volerlo in tutti i modi".

E' pensabile che l'Inter possa tornare a vincere la Champions?

"Credo che lo si pensi sempre, anno prossimo partiremo con l'idea di vincere tutto e se succede è fantastico, ma non è assolutamente facile. La Champions League richiede uno spirito particolare che la squadra non ha potuto avere, ma la stessa squadra che ha perso l'Europa League oggi farebbe molto meglio e non ci sarà bisogno di troppi ritocchi. Anche se qualcuno non ci crede in testa si ha sempre questa idea".

Con Kante vincere sarebbe più facile?

"E' un giocatore che ha tutte le qualità per completare e dare più forza all'Inter. Quando prendemmo Sneijder c'era l'idea di velocizzare il gioco ed eravamo già fortissimi, ma con lui siamo diventati eccezionali. Non voglio spingere in questa direzione, parlo da tifoso, ma sarebbe difficilissimo prenderlo".