Inter, ora è davvero dura. Niente primato, con la Real Sociedad è 0-0. Nerazzurri in seconda fascia
È sempre un equilibrio sopra la follia. Soprattutto quando c'è di mezzo un'Inter che tre giorni fa dominava con facilità e stasera non riesce ad imbroccare mezza occasione. Il motore si è inceppato nella partita decisiva, quella gara che avrebbe potuto far fare il salto di qualità: della notte di San Siro contro la Real Sociedad resta l'amaro in bocca per non aver sfruttato l'occasione e qualche mugugno dovuto a un ritmo troppo basso per essere vero. L'Inter non sfrutta l'occasione e strappa la seconda fascia: ora si fa dura.
Primo tempo soporifero
Simone Inzaghi ha sfruttato la qualificazione già ottenuta per far rifiatare Lautaro e Barella e dare una chance a Sanchez e Frattesi. Prima partita da titolare anche per Juan Cuadrado, sulla destra al posto di Dumfries. La Real ha risposto invece con una sorta di 4-3-3, con Merino libero di muoversi tra attacco e trequarti e l'ex Roma Sadiq al centro dell'attacco. Il primo quarto d'ora è scivolato senza troppi sussulti, coi padroni di casa ad attendere e i baschi a gestire il ritmo piuttosto basso: qualche folata offensiva non ha di certo contribuito ad infiammare una nottata milanese gelida già di suo.
Il copione non è cambiato nemmeno nella seconda parte della prima frazione, i nerazzurri non sono riusciti ad infilarsi nelle maglie avversarie strette a doppia mandata: una gara praticamente a specchio scivolata via senza nessuna occasione da gol. La prima mezza emozione s'è vista al 36' quando su un'azione manovrata Mkhitaryan ha provato un colpo di testa terminato alto sopra la traversa. Sanchez e Dimarco ci hanno provato qualche minuto più tardi, ma un fischio dell'assistente ha fermato le velleità del cileno.
Addio primato
Se il primo tempo ha regalato emozioni alla spicciolata la ripresa è stata ancor più soporifera, priva di spunti. Al 60' Cuadrado ha provato a prendere l'iniziativa con una conclusione dal limite strozzata, troppo debole per poter impensierire Merino. Qualche sussulto si è percepito dopo il triplice cambio di Inzaghi, l'ingresso di Barella, Lautaro e Arnautovic ha dato sicuramente un po' di movimento a una squadra poco convinta e parecchio stanca dopo un periodo ricco d'impegni.
E gli avversari? La Real Sociedad ha giocato speculando all'italiana, senza forzare troppo: Zakharyan è stato fermato da Acerbi, Kubo si è tuffato in area sperando di ingannare Scharer (il calcio di rigore è stato successivamente tolto dopo la revisione al VAR). L'unico sussulto è stato di Lautaro in pieno recupero, ma la conclusione dell'argentino è terminata sul fondo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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