Inter, così no! Il cuore non basta, la vittoria nemmeno: ad Anfield è 1-0, ma va avanti il Liverpool
Così proprio no. Brucia vincere a Liverpool e non andare avanti, con una prestazione coraggiosa e pure in dieci uomini. Fa male se la si vede in tutti i sensi, piazzandola in qualsiasi prospettiva possibile: l'Inter però deve far tesoro del successo contro i Reds di Jurgen Klopp, anche se l'eliminazione potrebbe sconvolgere tutti i giudizi. La prova di carattere, in primis, a far capire quanto sia stato complicato dopo un periodo non facile dal punto di vista psicologico. Poi il risultato che rimarrà nella storia del club. Poteva andare diversamente, ma la Champions League è crudele, difficile, inventata dal diavolo. E il pallone pure.
Liverpool-Inter, le scelte dei due tecnici
Inzaghi alla fine decide di mandare in campo Sanchez dal primo minuto al posto di Dzeko, con Lautaro a completare il reparto. Per il resto tutto come preventivato alla vigilia, con Brozovic in cabina di regia e Vidal al posto dello squalificato Barella. Klopp conferma il 4-3-3 con Salah, Diogo Jota e Mané, a centrocampo ci sono invece Fabinho, Jones e Thiago Alcantara.
Buon inizio, ma l'Inter non riesce a colpire il Liverpool
Avrà pur ragione Bastoni, se hai paura non puoi fare questo lavoro. L'impatto dell'Inter con Anfield e la Kop cancella subito l'emozione dei primi minuti: i nerazzurri giocano le proprie carte, i Reds gestiscono a ritmi bassi, parecchio compassati. Il primo squillo è di Dumfries, dopo una serie di rimpalli, ma Alisson si sporca soltanto i guantoni.
Il Liverpool fiuta il pericolo e inizia a giocare come ha sempre dimostrato, gli attaccanti però girano a vuoto e non riescono in nessun modo a impensierire la retroguardia nerazzurra. L'uomo più pericoloso della prima frazione con la maglia Reds è Van Dijk: prima colpisce la traversa, poi Skriniar gli cancella un tiro già praticamente sul fondo della rete.
Gara tirata, regna l’equilibrio: 0-0 al termine del primo tempo
L’Inter riesce a reggere l'urto e al 41’ sfiora la rete con Calhanoglu: il turco, da posizione defilata, prova la conclusione in porta direttamente su calcio di punizione. Alisson però legge bene il tiro insidioso e respinge il pallone evitando la ribattuta degli attaccanti nerazzurri presenti in area. Allo scadere Alexander-Arnold sfiora un gol d'antologia, ma il calcio di punizione esce per questione di centimetri.
I nerazzurri sognano con Lautaro, ma Sanchez si fa espellere
Se nel primo tempo la gara vive di fiammate, nella ripresa Anfield alza il volume e il ritmo aumenta tanto da portare il Liverpool a sfiorare due volte il vantaggio: sulla seconda occasione a disperarsi è Salah, l'ex Roma centra il palo calciando un rigore in movimento.
Gare simili vivono inevitabilmente di episodi, come successo all'andata, che spaccano in due l'intero match: Lautaro, subito dopo aver sfiorato la rete, riapre il discorso qualificazione con un gran destro dal limite, ma nemmeno due minuti dopo Sanchez interviene in ritardo su Fabinho. Doppio giallo e rosso che fanno passare i nerazzurri dalle stelle alle stalle.
L'Inter ci prova fino alla fine, ma la vittoria non basta per ribaltare l'andata
Il rosso del cileno taglia inevitabilmente le gambe ai nerazzurri, pressoché perfetti fino a quel momento. La squadra di Inzaghi ci prova in tutti i modi - anche se Salah colpisce ancora il palo calciando un rigore in movimento -, ma non basta per compiere l'impresa. La squadra di Inzaghi sbanca Anfield, però bisogna fare i conti con la dura realtà. E col 2-0 dell'andata.
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Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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