Inter, contro l'Udinese torna Correa: l'argentino deve tenere la luce accesa

Servono i tre punti anche con l'Udinese, che venga schierata la formazione titolare o quella della panchina. O un misto tra le due. La rosa nerazzurra, lunga e competitiva, non può permettersi un altro passo falso in campionato dopo il bel successo a Empoli. Ne va della costanza del rendimento e della fiducia dei giocatori stessi, specialmente per coloro che giocano meno. Spazio quindi a Ranocchia in mezzo alla difesa e riposo a Barella a centrocampo. Dzeko però potrebbe partire dal primo minuto insieme a Correa, che deve dimostrare di valere i trenta milioni spesi per il suo cartellino. 

L'attaccante arrivato la scorsa estate dalla Lazio è stato accolto dai più come il fuoriclasse che, in realtà, non è mai stato. Certo, dotato di grande estro, ha contro la discontinuità. Si accende a intermittenza e il brillio della luce che emana è troppo breve. Lo si è visto all'esordio con il Verona, doppietta, poi è sparito. L'attacco di Inzaghi non può permettersi di vivere solo sulle spalle di Dzeko e Lautaro, e non può pretendere che Barella e Brozovic girino a tremila ogni match. Anche perché sulle fasce al momento ci si può fidare solo di tre esterni su quattro: Dumfries è da rivedere e in Champions League non si possono commettere errori come quello con la Juve. Domenica contro l'Udinese sarà l'occasione per Correa per tornare a brillare: le partite successive invece per dimostrare di saper tenere accesa la luce.