Inter, Chivu: "Calhanoglu rientrato bene, è motivato. 3 punte? Vedremo. Su turnover e Sucic..."

Domani sera torna in campo l'Inter: dopo il 5-0 al Torino alla prima giornata, i nerazzurri affronteranno sempre a San Siro l'Udinese. Cristian Chivu è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida: "E' importante tenere l'atteggiamento e la mentalità avuti contro il Torino. Poi ci sono tante cose da migliorare, me atteggiamento e mentalità sono fondamentali".
Calhanoglu rientra, come può tornare?
"E' un giocatore importante, l'ha dimostrato negli ultimi anni. Ha voglia di far parte di questo gruppo e di migliorarsi, da quando abbiamo ripreso ci ha fatto vedere cose importanti. E' tornato motivato, con la mentalità giusta e l'ambizione. Quello che conta è questa stagione, le prime partite sono importantissime. Siamo contenti di riaverlo a disposizione".
Esposito in Nazionale è una sorpresa?
"Lo conosco da quando aveva 13 anni, so di che pasta è fatto e com'è caratterialmente. E' un ragazzo coi piedi per terra, sa che ha ancora tanto da dimostrare. Ma sono sfide che a lui piacciono, ha un'umiltà che gli permette di crescere in maniera giusta. Più si alzano le aspettative più rende meglio. A Spezia non era semplice ma ha fatto vedere la sua crescita, ora si gode il suo sogno cioè giocare in prima squadra e far parte della Nazionale maggiore. Sono felice per lui".
C'è la possibilità di vedere Bonny con Lautaro e Thuram?
"Le partite saranno tante, avremo probabilmente la possibilità di vedere due punte o anche tre. In base alle squadre che affronteremo e alle necessità ci sarà sempre modo di vedere più cose".
Sul turnover
"Giocando ogni tre giorni e per mantenere tutto il gruppo motivato bisogna accontentare un po' tutti, ma la meritocrazia è il primo principio che guardo. Fare il turnover solo per farlo non fa bene. Non è che prima o poi so che mi tocca giocare, bisogna prepararsi al meglio per quelle che sono le scelte dell'allenatore. A prescindere che si parta titolari o dalla panchina. Tutti devono essere risorse valide per il nostro cammino".
Ultima partita senza turni infrasettimanali: il turnover guarderà alla Champions?
"Non posso pensare troppo in avanti, domani c'è una partita molto importante. Sto pensando all'Udinese, non guardo avanti. C'è anche la sosta, due settimane in cui si lavorerà. Preferisco pensare all'Udinese, troppi pensieri e pianificazioni per il futuro a volte fanno male a livello mentale e di aspettative".
Domani rivedremo Sucic titolare?
"La meritocrazia si guadagna in allenamento, ognuno ha il dovere di fare il meglio e mettermi in difficoltà quando scelgo chi parte dall'inizio. Ma io non guardo gli 11, io guardo tutti i giocatori di movimento che devono cercare di mettermi in difficoltà".
Patti con la squadra?
"Non pensate a chissà che cosa, sono cose che fanno bene al gruppo. Tanto sono sempre io il responsabile di tutto".
Frattesi?
"Per me è una mezzala di inserimento, ma può giocare sotto una punta. Quando giocheremo con 2 trequartisti lo vedo adatto. Per caratteristiche lo vedo lì, ma nascendo come mezzala mi può dare una mano in fase difensiva. A volte non mi fido di avere solo 2 in mezzo".
Le insidie della partita contro l'Udinese?
"Non dobbiamo sbagliare mentalità, atteggiamento e aggressività, ma anche nella qualità che abbiamo. E' una squadra ostica, strutturata dal punto di vista fisico. Ha sempre creato difficoltà, l'anno scorso ha fatto vedere belle cose".
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