Il pagellone di Beppe Marotta – Il "diesse" per eccellenza

Beppe Marotta è e sarà per tutto “Il diesse” per eccellenza anche se all’Inter ricopre la carica di amministratore delegato. L’elogio per il dirigente ex Samp e Juve va alle sue capacità di gestire situazioni difficili come quelle passate quest’anno. Una persona che da una matassa riesce sempre a trovare la giusta soluzione per sbrigliare tutto. Il riferimento va alla gestione dello scorso mercato quando in estate Marotta ha dovuto sedersi a tavolino prima con Zhang e poi con gran parte della rosa. Il suo lavoro è stato più dietro le quinte che davanti. Forse, una situazione particolare che poco aveva gestito nelle precedenti annate. Sia chiaro, sempre facile per i conti in tasca quando hai da gestire il budget di un top club come l’Inter. Un po’ meno, quando, lo stesso top club chiede di dimezzare il monte ingaggi. Come si fa?

Innanzitutto, Marotta ha trovato flessibilità da parte di quei stessi giocatori su cui aveva riposto fiducia. Ed è stato grazie ai soldi risparmiati dagli stipendi o dalle partenze che è stato possibile affrontare la stagione, fare un minimo di mercato e tracciare nuove linee guida per gennaio. I punti clou su cui Marotta ha gestito il budget quest’estate sono state partenze importanti come quelle di Lukaku, Conte e Hakimi che hanno fatto risparmiare sul monte ingaggi circa 25milioni di euro. Soldi che sono stati messi da parte per essere reinvestiti per un mercato intelligente. Al posto del tecnico leccese la scelta è ricaduta su Simone Inzaghi della Lazio che con sé ha portato Correa, un funambolo per l’attacco e con un ingaggio moderato. A parametro zero, invece, (e qui chapeau!) due top player come Dzeko (sogno proibito di tante squadre) e Calhanoglu (che ha sopperito parzialmente l'assenza di Eriksen). Insomma, Marotta ha gestito nel migliore dei modi quanto richiesto da Zhang: ovvero tagliare i costi ed evitare spese folli. E lo ha fatto in maniera intelligente come spesso ci ha abituato. Un voto di fine anno? Più che positivo, un 7 pieno in attesa di vedere gli sviluppi del prossimo mercato invernale.