Operazione rilancio - Fantasia al potere. Con Inzaghi Sensi può riprendersi l'Inter

Di sliding doors nella carriera di Stefano Sensi ce ne sono state tante. Estate 2019: Stefano è reduce da un’ottima stagione al Sassuolo, le grandi lo notano, lo cercano. La meta sembra essere Milano, sponda rossonera, il Milan lo vuole, l’operazione è quasi fatta. Poi c’è l’Inter, e in poche ore l’affare si chiude, 5 milioni per il prestito con 20 di riscatto, cifre importanti, il giocatore deve dimostrare di valere quei soldi. L’inizio è imponente, gol, personalità, la gioia di aver strappato ai cugini un giocatore così.

PORTE CHIUSE Poi gli infortuni, continui, ripetuti, un’agonia. Una sequela infinita, che lo pongono ai margini dell’Inter, sempre più in fondo nelle gerarchie. Ma in Nazionale brilla, trova il gol, Mancini crede in lui fino all’ultimo e sceglie di portarlo all’Europeo. Ecco un’altra sliding doors, Stefano si fa ancora male, al suo posto viene convocato Pessina, un’altra delusione, un colpo basso del destino.

PORTE APERTE Oggi la mediana dell’Inter ha poche certezze e rispondono al nome di Barella e Brozovic. Çalhanoğlu dovrà verosimilmente adattarsi ad un ruolo e modulo diverso, Vecino viene da una stagione di stop, Gagliardini naviga tra alti e bassi, Vidal è sul piede di partenza e in attesa di Eriksen, Sensi potrebbe davvero essere l’uomo in più di questa Inter, portatore sano di classe e qualità, giocatore che Simone Inzaghi può valorizzare, infortuni permettendo, al meglio.