Il pagellone di Bastoni: dallo sprofondo di Udine agli assist in Champions, ora il rinnovo

La sensazione che fra l’Inter, con Simone Inzaghi in particolare, e Alessandro Bastoni si fosse rotto qualcosa l’hanno avuta praticamente tutti il 18 settembre, al minuto 31’ di Udinese-Inter, quando il tecnico lo sostitutiva (in coppia con Mkhitaryan) per provare a dare una scossa alla squadra. Il difensore si siede in panchina ed esprime tutta la sua rabbia con calci e pugni. Erano altri momenti, la squadra uscì comunque con le ossa rotte per 3-1 con l’ex allenatore della Lazio che sembrava giunto al capolinea. Qualche settimana dopo la squadra e anche Bastoni stesso si sono ripresi indietro tutte le critiche che avevano ricevuto: stagione raddrizzata e il numero 95 di nuovo punto fermo. Anche perché le basi, dopo un’estate con qualche voce di troppo, erano solidissime: rifiutate le avances della Premier con l’azzurro individuato come leader del futuro. Età, carisma, potenzialità e attaccamento alla maglia: le caratteristiche ci sono tutte.

Ancora a secco di gol in questa stagione, Bastoni ha però mostrato nuovamente tutte le sue enormi qualità con i piedi, soprattutto il suo mancino, delicato come quello di molti centrocampisti. I suoi passaggi vincenti sono stati preziosi nel cammino in Champions League: dalle sue geometrie sono infatti nati i gol di Barella al Camp Nou e quello del vantaggio di Mkhitaryan con il Viktoria Plzen a San Siro. Momenti decisivi della stagione europea, con l’Inter agli ottavi, che hanno visto anche la firma del difensore. In campionato 730 minuti, un assist e nessun gol, con prestazioni in crescendo come dimostrano quelle con Sampdoria, Bologna e Atalanta. Insomma, il futuro di Bastoni è ben saldo con un rinnovo possibile all’orizzonte che potrebbe essere la giusta consacrazione per il suo percorso. Il suo anno solare 2022 resta comunque molto buono nel complesso con un 7 pieno come voto finale.

VOTO: 7