Dall'alternanza alle nuove gerarchie: Onana "numero uno" con Handanovic da chioccia
Andrè Onana si è conquistato in questo primo scorcio di stagione la titolarità della porta nerazzurra. Arrivato in estate a parametro zero dall’Ajax, il suo impiego come portiere di riferimento era tutt’altro che scontato. La sua lunga inattività dovuta alla squalifica in Olanda unita alla posizione di leadership di Samir Handanovic avevano indotto Inzaghi ad inizio stagione a stabilire delle gerarchie precise. Il capitano nerazzurro era infatti stato designato come il titolare mentre il camerunese avrebbe avuto tutto il tempo per ambientarsi sapendo che il futuro sarebbe stato comunque dalla sua. Lo sloveno ha quindi disputato le prime otto gare in Serie A da titolare mostrando i soliti alti e bassi. Il campo poi e la sorte hanno poi mischiato le carte: Onana è sceso in campo dall’inizio nel debutto in Champions contro il Bayern Monaco (giocando alla grande) facendo intendere che sarebbe stato lui il portiere di coppa, con Samir prima scelta in campionato.
Le cose poi sono nuovamente cambiate: mentre Onana a suon di prestazioni in Europa iniziava ad essere sostenuto a gran voce da tutto il popolo nerazzurro, ad Handanovic toccava fare un passo indietro. Nonostante Inzaghi continuasse a sostenere che avrebbe valutato di volta in volta chi avrebbe schierato, facendo presuppone una stagione nell’incognita dell’alternanza fra i due, la direzione intrapresa cambiò però radicalmente e divenne evidente dalla gara con il Sassuolo. In quell’occasione il numero 24 fece il suo debutto in Serie A e si prese, senza più perderlo, il ruolo da primo portiere dell’Inter. Da quella partita Onana non si è più tolto i guanti: in campionato sono 7 le partite disputate (con 3 clean sheet) mentre in Europa ha centrato il 6 su 6.
E Handanovic? Ufficialmente il portiere era ai box nel momento dello switch in campionato con Salernitana e Fiorentina per un problema al dito. Ma in quei giorni lo sloveno ha anche capito il proprio ridimensionamento accettando comunque di buon grado il ruolo di leader carismatico e silenzioso, sempre con la fascia da capitano al braccio, all’interno dello spogliatoio. Se Onana sta migliorando gara dopo gara lo zampino è anche di Samir. Il quale però per il futuro personale riflette: un altro anno da secondo, una nuova avventura, o l’inizio di una nuova carriera nello staff nerazzurro? Presto per dirlo, prima, assieme al suo compagno di ruolo, c’è una stagione da portare a termine a difesa della retroguardia nerazzurra.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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