Ausilio: "Penso che Conte voglia riconfermarsi. Cercheremo di mantenere la qualità della rosa"

Ausilio: "Penso che Conte voglia riconfermarsi. Cercheremo di mantenere la qualità della rosa"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 5 maggio 2021, 15:32Primo piano
di Luca Chiarini

Ospite di Sky Sport, il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio ha raccontato le sue sensazioni dopo la vittoria dello Scudetto: "In questi tre giorni il mister aveva dato riposo ai ragazzi. Avevamo voglia di abbracciarci. Vista la tanta sofferenza di questi anni devo dire che c'è stato un po' di sollievo".

La strada per tornare a vincere non è stata semplice...
"Il percorso è stato difficile: quando cambi tre proprietà in appena cinque o sei anni sfido chiunque a vincere in poco tempo. Nel nostro caso il tempo è stato quello giusto, il tempo per conoscere la nostra realtà, riorganizzare la struttura societaria, fortunatamente dando continuità a qualcuno, come nel mio caso".

Quando ha capito che stavate per vincere il titolo?
"Per come era finita la stagione scorsa avevamo le sensazioni giuste. Venivamo da un anno di lavoro molto positivo, e da lì dovevamo ripartire. Questi ragazzi dopo una settimana erano già a preparare la stagione, è un percorso iniziato lo scorso anno e che abbiamo concluso in questo".

Mantenersi a questi livelli cosa comporterà nella programmazione?
"Intanto riposo. Non vogliamo ancora che arrivi, intanto perché abbiamo ancora quattro partite e dobbiamo onorare il campionato. Poi avremo tempo di programmare con la proprietà, insieme alla dirigenza e all'allenatore. Intanto vogliamo goderci il successo e viverlo possibilmente con i nostri tifosi nei prossimi giorni".

Come si costruisce un percorso vincente e virtuoso insieme?
"Fin qui mi ero occupato soltanto di quello virtuoso. Posso dire come si lavora con Fair Play Finanziario, con il Settlement Agreement. Ora siamo riusciti a vincere. Non ho l'esperienza per dirlo, ma sono abbastanza lungimirante per dire che dovremo mantenere la qualità della squadra, pensando anche all'aspetto economico e finanziario".

Dopo l'incontro dell'anno scorso Conte le è sembrato più sereno?
"Non so chi sia il proprietario di quella villa, ma con tutta la pubblicità che le avete fatto penso sia che il suo valore sia aumentato notevolmente (ride, ndr). E' stata fatta passare come una riunione che in realtà tra noi avviene quotidianamente. Spalletti? Non dimentico le persone con le quali ho lavorato. Con lui si è iniziato un percorso, che ci ha permesso di tornare in Champions. Il gol di Vecino ha cambiato un po' le sorti dell'Inter e del progetto. Poi è arrivato Conte, che porta tutto all'eccesso. All'inizio c'erano molte squadre forti, ma lui ha fatto la differenza: penso che se avesse allenato un'altra squadra forte come l'Inter, probabilmente lo Scudetto sarebbe andato a quella squadra. E' un valore aggiunto, qualsiasi squadra deve essere strutturata partendo dall'allenatore, soprattutto se sei all'Inter. Gli anni senza vittorie hanno aggiunto ulteriore pressione che solo un vincente come lui poteva gestire. All'Inter oltre a lui ci sono tante figure professionali, lui è un valore aggiunto".

Quando vi parlerete?
"Non penso che ci sarà un meeting con l'ufficialità che tutti si aspettano. Ci saranno incontri nei prossimi giorni, come penso avvenga in tutte le società. Cercheremo di farlo in maniera più riservata, senza mediaticità".

Un commento su Mourinho alla Roma?
"La risposta è scontata: sposterà tantissimo: Parliamo di un grande allenatore, che farà molto bene alla Roma, ma penso ci saranno effetti positivi su tutto il calcio italiano. Darà positività, occasioni di parlare, penso che ci divertiremo tutti. Come parte di un sistema sono contento di averlo con noi".

Un ritorno di Mourinho è stato mai ventilato in questi anni?
"No, non c'è mai stata la possibilità. Non so dire perché. Mourinho per fortuna sua ha sempre lavorato, noi siamo partiti con un percorso complicato all'inizio e non eravamo pronti a riaccoglierlo. L'abbiamo poi definito al meglio e reso vincente con Conte".

Sarà difficile convincere Conte a restare?
"Penso che il mister abbia solo voglia di confermarsi. Ognuno di noi, indipendentemente dal lavoro che si fa, ha voglia di migliorare e di crescere. Poi bisogna anche essere realisti e onesti, affrontando dei temi che al momento opportuno verranno affrontati. Ci sono situazioni economiche determinate in parte dalla pandemia che hanno fatto diminuire i ricavi. Da più di un anno non abbiamo il nostro pubblico a sostenerci: viviamo di questo, di ricavi che devono essere utilizzati per rinforzare la squadra. Nel momento in cui vengono a mancare dobbiamo lavorare di fantasia, con le idee".

I discorsi sui rinnovi sono sospesi?
"In realtà molto è già stato fatto: nel caso di Bastoni dobbiamo formalizzare qualcosa che è stato più volte discusso. Non cambia nulla aspettare quindici giorni, quando conosceremo appieno il progetto finanziario del club ci sederemo a un tavolo. Con Lautaro eravamo a buon punto: non penso possa creare grossi problemi, ma il fatto che abbia cambiato gli agenti ci mette nelle condizioni di ricominciare daccapo o quasi".

Che ragionamenti si faranno sulle cessioni?
"Sono discorsi che non abbiamo ancora affrontato. Quando parlo di ricavi non mi riferisco solo ai discorsi sull'abbattimento dei salari, ci sono anche quelli commerciali, quelli televisivi. Dobbiamo fare un ragionamento più ampio".

Lukaku ed Eriksen resteranno?
"Vincere ci piace e vogliamo continuare a farlo. So quali sono i giocatori più importanti del club, noi cercheremo di fare in modo che i migliori possano restare, facendo coincidere la qualità della squadra con le esigenze finanziare del club. Ma in questo momento non abbiamo alcuna voglia di fare questi ragionamenti, non pensare a niente per almeno quindici giorni è una soddisfazione che mi voglio togliere. Ieri ho visto una partita di Serie B allo stadio, me la son voluta godere".

Ci racconta Steven Zhang?
"Era molto emozionato. Forse dalla Cina non aveva la consapevolezza di quella che era l'emozione di vincere uno Scudetto all'Inter. Domenica ho trovato una persona molto emozionata: mi son permesso di dirgli che non è da tutti vincere così giovani, e in così poco tempo. Non so quante realtà, anche fuori dall'Europa, abbiano impiegato così poco a vincere un titolo".

Eriksen dietro le quinte come è stato nei momenti di difficoltà?
"Professionista pazzesco, ha sorpreso anche noi. Non è il primo che arriva dall'estero e trova qualche difficoltà. Poco dopo il suo arrivo il campionato si è fermato, non ha potuto lavorare molto, ma quando l'abbiamo ritrovato e siamo felici di poter commentare il suo contributo in termini di risultato e obiettivo finale".