Arnautovic: "Ho fame di vincere, sono tornato a casa. 13 anni fa ero un bambino"

Arnautovic: "Ho fame di vincere, sono tornato a casa. 13 anni fa ero un bambino"TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 25 agosto 2023, 20:50Primo piano
di Antonino Sergi

Protagonista di 1vs1 su DAZN, Marko Arnautovic ha risposto alle domande sulla sua nuova avventura in nerazzurro. "Ho fame di vincere qualcosa. Dopo 13 anni anche quando sono entrato dal cancello avevo in mente le vecchie immagine, sono felice di essere qui. Quando sono arrivato allo stadio mi venivano le emozioni di essere tornato a casa, c'era anche la mia famiglia, lo stadio pieno e mi sento molto bene".

Quando è arrivata la chiamata dell'Inter cosa hai pensato?
"Avevo fatto un'intervista a Bologna che pensavo solo lì ma non c'era niente fino a quel momento. Quando è arrivata la proposta dell'Inter non potevo dire di no, ho iniziato la mia carriera qua e voglio finire qua. E' una grandissima opportunità per me, così è avvenuto il trasferimento".

Dopo due anni in Italia è un Arnautovic ancora più maturo?
"Certo, quando sono arrivato qui ero un bambino. Non ho messo troppo la testa nel calcio in quel momento".

Racconti qualche aneddoto del primo Arnautovic?
"Mourinho mi aveva detto che mi faceva giocare, dopo è arrivato il giorno della partita ed a colazione ritardo. Zanetti arriva da me, gli chiedo scusa e poi nella riunione prima della partita arrivo in ritardo. Entro in pulmann e mi dice: 'Quaresma e Arnautovic fuori squadra'. Gli chiedo il motivo e lui mi dice che non vuole parlare con me. Io impazzisco perché voglio giocare e non posso, torno in Italia, giochiamo con il Genoa, entro e c'è solo il mister con il suo staff che applaudo perché ero arrivato quattro ore e mezza prima dell'allenamento. Poi mi ha regalato il suo orologio, sono andato in camera per dormire ed è la più famosa".

Avete più ricommentato l'episodio con Mourinho?
"No, parliamo solo di come stiamo e basta".

Come mai il numero 8?
"Mi hanno chiesto il numero, volevo il numero 7 che però lo aveva Cuadrado e pensavo di riprendere l'89 però sono 34 anni ed ho preso il numero 8. Non significa niente il numero, giocavo sempre con il 7 ma ho preso l'8 perché era libero".

Pensi ancora a Mihajlovic?
"Lui per me in mia vita è stato importantissimo, già ho detto tanto e la famiglia sa quanto lo amo".