Al Camp Nou un esame di laurea. L'approdo agli ottavi sarebbe un'impresa, sportiva ed economica
L'appuntamento, stavolta, è davvero con la storia. Perché l'Inter al Camp Nou non vince da più di cinquant'anni, e perché la notte catalana da 'dentro o fuori' (più per il Barça che per i nerazzurri, a onor del vero) offre la straordinaria possibilità di ipotecare (o addirittura ceralaccare) la qualificazione agli ottavi con due turni d'anticipo.
Più importante di Anfield?
Le condizioni di partenza inducono a reputare quella con i blaugrana la sfida più importante del passato recente europeo dell'Inter. Forse anche più di Anfield: vero che allora c'era in palio l'accesso ai quarti, in una cornice altrettanto prestigiosa, ma avvicinare (o come detto centrare) la qualificazione con tale anticipo, nel girone della morte di quest'edizione, conferirebbe all'impresa contorni quasi leggendari. Senza dimenticare il più profano aspetto economico: per le condizioni finanziarie nelle quali versa il club nerazzurro, un eventuale approdo agli ottavi consentirebbe alle casse della società di respirare a pieni polmoni dopo mesi (se non anni) di affanni e fiato corto.
Un esame di maturità... o di laurea
Per la squadra di Inzaghi sarà anche una sorta di esame di maturità. O forse di laurea, perché per resistere nel catino ribollente del Camp Nou occorreranno carattere e sangue freddo. Il già citato esempio di Anfield è in questo senso confortante: l'Inter non si fece intimidire da uno dei più importanti templi del calcio moderno, ma al contrario seppe esaltarsi. Questa sera serviranno personalità e sangue freddo: anche per questo la titolarità di Dzeko, uomo per antonomasia da grandi notti europee, sta prendendo sempre più quota con il passare delle ore.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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