Abolizione del Decreto Crescita, Marotta rincara la dose: "Danno irrimediabile per il sistema"
Ai microfoni di Sky Sport l'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta, affronta l'argomento relativo all'abolizione del Decreto Crescita ribadendo quanto già espresso: "Nel momento in cui il calcio italiano sta risalendo la china nel ranking, dove tre squadre l'anno scorso hanno disputato le finali europee, e che due club saranno al Mondiale per Club, l'abolizione del Decreto Crescita è un autogol per il mondo del calcio e per l'economia del Paese".
Cosa vi permetteva di fare il Decreto Crescita?
"L'agevolazione fiscale rappresentava uno strumento per facilitare l'ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse, adesso è un handicap, e il danno prodotto sarà irrimediabile, anche per l'indotto che il calcio riesce a produrre".
Cosa fare adesso?
"Dovremo trovare accorgimenti, la competitività diminuirà e ne risentirà anche il campionato, comprese le piccole squadre".
Cambiano le strategie?
"Sì, con questo strumento si aumentava il livello qualitativo, dovremo trovare dei rimedi".
Si potrà agevolare gli italiani?
"Il prodotto italiano non era condizionato, anzi, avere giocatori di qualità permetteva ai giovani di crescere in un contesto di spessore. Il made in Italy non troverà nessun vantaggio".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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