A un passo dal cielo. Inter, altro che corto muso: per gli ottavi servono tre punti
dall'inviato a San Siro, Milano
Un ultimo passo, forse quello più faticoso da fare. Anzi tre, come i punti necessari per mettere il musetto davanti e superare un traguardo che durante i sorteggi sembrava grigio, quasi sbiadito. Lo spauracchio Barcellona è stato superato alla penultima curva, ora manca soltanto un tornante, nemmeno tanto accentuato, per poter arrivare a braccia tese dall'altra parte dello striscione.
Inzaghi però lo sa, non bisogna assolutamente abbassare la guardia in una partita da dentro o fuori. Esagerato definirla finalissima? Può darsi. I conti però vanno fatti: serve l'ultimo scatto, c'è poco da girarci intorno.
Torna Lukaku, San Siro verso il tutto esaurito
Inzaghi potrà contare su un San Siro che va verso il tutto esaurito. Non solo, nei convocati è rientrato anche Romelu Lukaku: il belga non scenderà in campo dal primo minuto, ma un recupero del genere può tornare utile alla squadra per affrontare il rush finale. Mancherà ancora Marcelo Brozovic - ieri si è allenato a parte -, ma il tecnico nerazzurro ha già trovato la giusta quadratura del cerchio per affrontare una squadra che "non avrà nulla da perdere", come ha ribadito Michal Bilek in conferenza stampa: niente fretta, soprattutto nei primi minuti di gioco, e nessuna frenesia di dimostrare il proprio valore ai 70mila che affoleranno le tribune della Scala del calcio.
Le scelte: difesa a tre per Inzaghi, Dzeko-Lautaro dal 1'
D'altronde l'Inter ha già dimostrato di saper giocare gare simili superando quell'ostacolo blaugrana che sembrava insormontabile a fine agosto. Lautaro e compagni hanno raggiunto la vetta, o quasi: basta non scivolare per evitare poi un improbabile match da dentro o fuori a Monaco. Motivo in più per schierare la miglior formazione possibile, a partire dalla difesa (Skriniar-De Vrij-Bastoni): a centrocampo non si cambia, Barella e Mkhitaryan andranno a supporto di Calhanoglu. Certezze, solidità, pensieri e gioco granitico: in gare simili d'altronde il rischio di sbandare è parecchio elevato.
E il Viktoria Plzen? I numeri non ingannano nemmeno in questo caso, ma sottovalutare un avversario non può mai rappresentare un modus operandi da intraprendere, quantomeno in Champions League. E se i cechi hanno intenzione di strappare almeno un punto per salvare l'onore, sulla sponda nerazzurra si va a caccia del massimo risultato. Niente corto muso, niente scattino, nessun calcolo complicato all'ultima giornata: gli ottavi sono lì, basta soltanto l'ultima zampata.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati