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Vanni: "Al mercato dell'Inter darei almeno un 7,5 dopo due giornate"

PODCAST - Vanni: "Al mercato dell'Inter darei almeno un 7,5 dopo due giornate"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 1 settembre 2021, 11:21Podcast
di Alessio Del Lungo

Ai microfoni di Cominciamo Bene, trasmissione condotta da Lapo De Carlo e Gabriele Borzillo, il giornalista di Repubblica Franco Vanni ha analizzato il mercato fatto dall'Inter e i temi di attualità in casa nerazzurra.

Che voto dà al mercato dell'Inter?
"Io do almeno un 7,5, perché si sono giocate due giornate e ho visto come funziona la squadra. Se il mercato si fosse chiuso prima dell'inizio del campionato, probabilmente avrei dato di meno, perché a leggere i nomi vedi che vanno via Lukaku e Hakimi e arrivano Dzeko e Dumfries... La prima prova pratica però ha dimostrato che Calhanoglu ha fatto un esordio eccezionale con il Genoa, Correa ha avuto uno degli impatti migliori nella storia del club e Dzeko è sempre Dzeko. Se qualcuno aveva dei dubbi ora non ce li ha più: è un giocatore che poteva fare tranquillamente il trequartista e il regista e fa la punta perché ha il fisico distinto. Dumfries è l'unico da vedere sulla fascia destra, ma io su Hakimi faccio sempre una tara. L'anno scorso dovevo intervistarlo ad aprile, il tema è che, mentre stavo aspettando, era un mese e mezzo che non faceva una partita buona... Poi l'ho intervistato e dopo è andato benissimo nel finale di campionato. Non era il giocatore centrale dell'Inter, ma se si vanno a vedere gol e assist sembra che abbia giocato solo lui. In realtà ha fatto cose bellissime, ma non con continuità per tutto l'anno. Darmian e Dumfries, se giocano bene per tutta la stagione, possono non far rimpiangere Hakimi, il punto è che l'occhio non sarà mai appagato perché il marocchino era straordinario".

Qual è il suo voto per il mercato del Milan?
"Io darei comunque una sufficienza ai rossoneri, forse anche qualcosa di più. Era inevitabile che Donnarumma se ne andasse, mentre, per quanto riguarda Calhanoglu, era probabilmente evitabile. Hanno fatto questa scelta e su ciò si valuterà molto della bontà del mercato, ma sono arrivati tanti giocatori ed hanno riscattato Tomori, hanno ritrovato Tonali, il portiere sembra funzionare e poi io ho un debole per Messias, che ho intervistato l'anno scorso ed è una persona straordinaria. Non so cosa riuscirà a fare e se sia da Milan, ma il fatto che faccia parte di una squadra di questo blasone mi emoziona. E' veramente un personaggio incredibile, però un conto è giocare nel Crotone ed un altro è farlo nel Milan".

Cosa ne pensa del mercato della Roma?
"Direi un 7. E' stata sfortunata perché le si è rotto Spinazzola, però alla fine si vede che c'è Mourinho e che c'è entusiasmo. Hanno fatto proprio un bel mercato, poi si vede che la squadra ha recuperato spirito. La vedo molto bene. Poi sono stati bravi a liberarsi di Pastore, dato che la sua permanenza a Roma era veramente inspiegabile e senza senso. E' stato un po' sfortunato con gli infortuni, ma la sua determinazione a resistere lì non la concepivo, anche perché si era capito che non avrebbe mai giocato una partita".

La Juventus non esce benissimo dal mercato.
"I bianconeri hanno una scusante e quindi 6 glielo darei comunque. Locatelli è un acquisto straordianrio, ma voglio vedere il direttore sportivo che si ritrova senza Ronaldo a 2 giorni dalla fine del mercato. Queste sono situazioni di emergenza. Un conto è programmare, qui do un bel 5 o un 4,5 a Cristiano Ronaldo. Kean non sarà un campione, ma Mancini lo ha già riconvocato e ha fatto capire che è un giocatore su cui punterà".

Ronaldo ha bocciato la Juventus, andandosene al Manchester United.
"Ha bocciato se stesso. Anche la pantomima della maglia numero 7 è ridicola. Messi, che è il numero 10 per antonomasia, è arrivato a Parigi e ha preso la maglia numero 30. Ronaldo mi sembra in un'involuzione personale e professionale, per cui non ne azzecca più una, anche a livello di simpatia. Se poi vincerà la Champions League, cosa che non penso, aveva ragione lui, ma in caso contrario, sta vivendo un finale di carriera che non è all'altezza di quanto fatto precedentemente. CR7 è ed è stato una figura mitica: pur non avendo il talento puro di Messi, è riuscito a contendergli tutti i record ed il ruolo di giocatore più forte del pianeta. In quest'ultimo periodo mi sembra che stia mollando un po' gli ormeggi".