Sconcerti: "Siamo una scuola chiusa, il campionato non è allenante"
Nel suo intervento a TMW Radio, Mario Sconcerti ha parlato di come poter far tornare competitivo il nostro calcio dopo la mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali del Qatar: "Credo che la vera risposta sia un gioco ad incastro. Non c'è solo una risposta da dare ma varie. E forse non riguarda solo il mondo del calcio ma riguarda il modo di essere giovani oggi. Sono cambiati i modi di cominciare a giocare a calcio. Una volta si scendeva in strada e si giocava, oggi questa cosa non c'è più. Manca la facilità, la normalità del giocare a pallone.
E questo ci ha tolto la differenza che avevamo con gli altri. Noi siamo una scuola chiusa poi, i nostri giocatori se vanno all'estero ci arrabbiamo. Se avessimo un centinaio di giocatori che giocano tra Premier, Bundesliga e Liga, avremmo un capitale. Qui non abbiamo un campionato allenante. Adesso Paesi come il Portogallo, che una volta erano sotto di noi, sono al nostro livello se non sopra".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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