Bonfrisco: "Intervento Handanovic non violento, ma era da rosso"
L’ex arbitro Angelo Bonfrisco è intervenuto all’interno di Cominciamo Bene a Radio Nerazzurra, facendo il punto sulla direzione di Pairetto in Sassuolo-Inter. Di seguito le sue dichiarazioni:
Come giudica l'intervento di Handanovic su Defrel?
"E' sicuramente un episodio difficile perché a seconda di come lo inquadri televisivamente ti fai un'idea diversa, però è chiaro che l'arbitro purtroppo dal campo ha semplicemente una visione, un fotogramma di tutti quelli che abbiamo visto noi. Pairetto probabilmente, essendo leggermente dietro, ha l'immagine schiacciata e il contatto non lo vede. Se tu non vedi il contatto, ma solo due giocatori che vanno per terra, riesci a capirci poco".
Il VAR ha fatto quello che doveva?
"Il VAR deve decidere se invadere le decisioni di campo sui contatti. La linea guida è quella di lasciare all'interpretazione del campo, poi c'è anche un altro dubbio: il VAR può intervenire se ritiene questo intervento da rosso, l'espulsione è uno dei quattro argomenti dove potrebbe essere coinvolto. A velocità normale c'è anche un giocatore a fianco di Handanovic... Ci vorrebbe un colloquio con entrambi gli interessati per capire meglio la dinamica. Comunque tutto parte da questo sciagurato retropassaggio e ci tengo a dire che le situazioni più difficili avvengono quando succede qualcosa in campo che non ti aspetti, quindi tu sei preparato per andare in azione d'attacco dell'Inter e all'improvviso ti ritrovi un retropassaggio sbagliato che crea poi l'impatto. Questa è una delle difficoltà che dal punto di vista arbitrale si può avere, ma bisogna essere pronti a questi episodi".
Qual è in sintesi la sua opinione?
"Defrel anticipa Handanovic, che tenta di recuperare la posizione. In questo momento è chiaro che il neroverde si vede arrivare incontro un condominio (ride, ndr). Il portiere rallenta, ha la tentazione di spostarsi, ma deve semplicemente evitare chi in quel momento si pone ad ostacolo. Handanovic non si toglie completamente perché sa che altrimenti prenderebbe gol in automatico, ma è difficile giudicare. Sono tutte valutazioni di un secondo, ma bisogna interpretarle. Handanovic dovrebbe girarsi e rincorrere il pallone, ma non ha il tempo di farlo. L'unica cosa che può fare è ostacolare Defrel o provare a farlo e lo fa addirittura cercando di spostarsi. Noi dobbiamo però giudicare su quello che succede di fatto e non sulle intenzioni del giocatore. Ci sono due contatti, uno con il braccio e uno con il piede e questi avrebbero dovuto portare al fallo. L'intervento non è violento, è un fallo di gioco semplicissimo, ma porta ad evitare una chiara ed evidente occasione da rete, da qui ne conseguirebbe l'espulsione".
La decisione di Pairetto di non espellere Handanovic potrebbe condizionare gli arbitri nelle future direzioni con l'Inter?
"I tifosi, seppur con idee diverse, devono pensare che tutto sia costruttivo. Ognuno ha la sua maglietta e porta l'acqua al suo mulino, quindi questo discorso è utopistico, però si dovrebbe avere la forza di discutere tranquillamente perché ci sono tanti elementi per farlo. Molti episodi possono andare in una direzione o nell'altra... Per questo c'è un arbitro che decide per tutti e dobbiamo entrare in questa ottica. Pairetto è stato proposto per i prossimi due ruoli internazionali, quindi è un aribitro che ha fatto molto bene nell'ultima stagione. Non verrà certamente giudicato per questo episodio. Ha fatto benissimo sui due rigori, magari si può discutere su qualche ammonizione nel secondo tempo, però non possiamo buttare al vento tutto quello che di buono ha fatto. Altrimenti succede come con Orsato, che per una mancata ammonizione non ha arbitrato l'Inter per tre anni. Non sono cose costruttive. Si parli di errori e non di omaggi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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