Zaniolo interrogato, gli avvocati: "Nessun indizio di scommesse sul calcio. Fiduciosi di chiudere la vicenda"
Quasi tre ore la durata dell'audizione in Procura a Torino di Nicolò Zaniolo, l'attaccante dell'Aston Villa ed ex Inter e Roma, indagato nell'inchiesta sull'esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa. Il pubblico ministero Manuela Pedrotta, titolare dell'inchiesta, ha ascoltato le dichiarazioni del giocatore che ha chiarito la sua posizione: ha scommesso su piattaforme illegali - l'ammissione dell'italiano raccolta da Ansa -, ma poker, black jack e non partite di calcio. Al termine dell'interrogatorio gli avvocati (Antonio Conte e Gianluca Tognozzi) hanno garantito sul proprio assistito: "Ha riconosciuto di aver giocato saltuariamente su piattaforme illegali a poker e black jack, non è emerso nessun indizio a suo carico circa ipotesi di scommesse su partite di calcio".
Zaniolo, infine, "ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto ad alcuna contestazione formulata dal pm, chiarendo definitivamente la sua posizione", prendendo le distanze da quanto accaduto ad esempio a Fagioli e "di non essere mai stato soggetto a minacce o intimidazioni". "Siamo fiduciosi - la chiosa dei difensori - di chiudere presto la vicenda giudiziaria del nostro assistito".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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