Verso Benfica-Inter, Schmidt: "Morato terzino, ci dà equilibrio. Non ho scelto la punta"

Nel suo intervento in conferenza stampa per presentare Benfica-Inter, Roger Schmidt fornisce delle chiare indicazioni su quello che sarà l'assetto tattico dei suoi: "Nelle ultime gare abbiamo giocato con un centrocampo a due e proseguiremo su quella strada: Florentino e Joao Neves saranno le nostre scelte anche contro l'Inter. Morato da terzino sinistro ci aiuta e ci dà stabilità, quindi proseguiremo su quella strada. Il comportamento tattico dei ragazzi negli ultimi tre match è stato ottimo e affidabile, dobbiamo continuare così. Una mediana a tre con Kokcu? Orkun è tornato ma è ancora lontano dalla condizione ottimale, deve usare ogni match per recuperare la forma e il tempo perduto, perchè ha avuto pochissimo tempo per conoscere i suoi compagni e lavorare con loro. Il nostro atteggiamento domani non cambia, saremo coraggiosi e daremo tutto col 4-2-3-1".
Nelle ultime tre gare avete giocato con tre punte diverse: Arthur Cabral, Musa e Tengstedt. Cosa vi manca per trovare un titolare?
"Il nostro stile di gioco prevede un attaccante intelligente tatticamente, che sia coinvolto nel pressing durante tutto l'arco della gara e sappia muoversi in profondità, ma anche che sappia combinare coi centrocampisti e abbia presenza in area. Queste caratteristiche erano tutte presenti in Gonçalo Ramos, ha giocato praticamente sempre perchè con o senza palla era perfetto. Non è un caso che il PSG abbia pagato moltissimo per averlo. Casper Tengstedt, Arthur Cabral e Petar Musa sono giocatori diversi, in egual misura utili per il nostro calcio proattivo e aggressivo, seppur con differenti caratteristiche. Darò una chance a tutti per giocare e mettersi in mostra, perchè stanno crescendo moltissimo negli allenamenti.
Tengstedt ha fatto dei progressi enormi da quando è arrivato nello scorso gennaio, veniva dal Rosenborg. Ha fatto una grandissima prestazione in coppa, venendo coinvolto in ogni azione e partecipando al gioco collettivo. Può crescere e diventare il primo attaccante del Benfica, così come possono farlo Arthur e Petar. Tutti e tre sanno in cosa devono migliorare, così come i loro compagni. Abbiamo cambiato tanto e lavoriamo duramente sugli automatismi da trovare per giocare come l'anno scorso con elementi diversi. Chi sarà titolare? Non ho ancora deciso chi giocherà davanti".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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