Vendita di San Siro, nuovi ostacoli. E Inter e Milan prendono un giorno per riflettere

Vendita di San Siro, nuovi ostacoli. E Inter e Milan prendono un giorno per riflettereTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 09:51News
di Daniele Najjar

La trattativa per la vendita dello stadio di San Siro procede a rilento, tra pause e incertezze. Dopo una riunione fitta giovedì, il confronto si è interrotto e come riporta La Repubblica oggi in edicola, gli emissari di Inter e Milan si sono presi una giornata di riflessione. Il confronto comunque secondo il quotidiano potrebbe riprendere a breve.

Il Comune di Milano resta fermo su condizioni precise: costi, garanzie anti-speculazione e composizione della società acquirente. Intanto, si avvicina la scadenza del 31 luglio, entro cui il contratto dovrà diventare una delibera di giunta, probabilmente da discutere anche in Consiglio comunale.

Qui emergono ostacoli politici: molti consiglieri chiedono garanzie vincolanti, come l’investimento di 40 milioni per il quartiere e il 50% di verde nell’area. Alcuni esprimono apertamente il loro no alla vendita, mentre altri attendono chiarezza sui termini dell’accordo. Il sindaco Sala potrebbe incontrare i capigruppo nei prossimi giorni per sondare le posizioni in aula.

"Io non voterò mai la vendita dello stadio", spiega il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini. "Prima di decidere e dire se daremo il via libera alla vendita di San Siro vogliamo capire bene quali sono le condizioni, perché al momento non c’è nulla di chiaro", afferma il capogruppo di Forza Italia Luca Bernardo. "Serve la garanzia che ci siano le risorse per il quartiere", ribadisce il consigliere di Fi Alessandro De Chirico. Che aggiunge: "Secondo me il Comune non avrebbe dovuto rendere pubblico il prezzo di vendita, io l’ho detto fin dall’inizio, ma vediamo che accordo troviamo". Il capogruppo della Lega Alessandro Verri dice: "E' fondamentale leggere cosa ci sarà nella delibera di giunta, ad esempio a me non sembra per nulla sbagliata la richiesta avanzata dal Comune di inserire Inter e Milan nella società di scopo che acquisterà lo stadio.