Un Niño Sanchez idolo e top scorer dell’OM. Aumentano i rimpianti dell'Inter?
Alexis Sanchez si è preso una rivincita personale. Quel leone in gabbia che tanto raccontava dopo il gol vittoria in finale di Supercoppa contro la Juventus non ha fatto le valigie solamente per i lidi soleggiati di Marsiglia. Al contrario l’ex attaccante nerazzurro ha voluto mettersi in gioco di nuovo, mosso da un moto d’orgoglio enorme. Igor Tudor ci ha creduto e ha investito nell’allora parametro zero per la stagione corrente. Risultato? Il Niño Maravilla ha segnato la bellezza di 13 gol tra campionato e coppe (Champions compresa): il miglior marcatore stagionale della squadra in Ligue 1 e di recente il giocatore del mese di gennaio nel torneo. Una doppia cifra che mancava dal 2017/2018, quando lasciò il segno tra Arsenal e Manchester United. Un record mai visto pure ai tempi dell'Inter, eppure eccolo qui. Con il suo Olympique Marsiglia è addirittura al secondo posto (49 punti) in classifica e a -5 da un certo PSG.
Da qui sorge spontanea una domanda: l'Inter ha fatto davvero la scelta giusta a non trattenere Sanchez? Sappiamo che l'addio del cileno non è stata una richiesta d’Inzaghi, quanto semmai un’urgenza economica del club, per via di un contratto troppo oneroso e ragioni di bilancio. Ma col senno di poi l’Inter e i suoi tifosi potrebbero avere più di qualche rimpianto. Con un Niño così e soprattutto alla luce dei rendimenti sin qui deludenti di Lukaku e Correa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati