Udinese-Inter, al 45’: i nerazzurri dominano nel segno di un sontuoso Perisic
L’Inter scende ad Udine con ben pochi calcoli da poter fare: vincere è l’unica possibilità che rimane alla squadra di Inzaghi, per continuare a mettere pressione al Milan, vittorioso anche oggi in casa contro la Fiorentina.
Partenza: solita Inter, solito Perisic.
La partenza è quella solita della Beneamata vista di recente: una squadra calma e sicura. I primi dieci minuti sono di studio, ma è l’Inter ad avere il controllo della palla, con l’Udinese che prova a rendersi pericolosa in contropiede. Il primo tiro è bianconero, al 5’ con Pereyra che dal limite dell’area piccola devia un cross basso di Molina, la conclusione è smorzata da De Vrij e Handanovic è attento. I nerazzurri passano al 12’: calcio d’angolo di Dimarco, è ancora Perisic a sbloccarla, con un pregevole colpo di testa sul primo palo.
Un minuto dopo l’Udinese risponde con una conclusione dalla distanza di Wallace, Handanovic risponde presente. La squadra di Inzaghi si rende ancora pericolosa in un paio d’occasioni non sfruttate per errori nell’ultimo passaggio, sempre sfruttando la spinta garantita sulla sinistra dal duo Dimarco-Perisic. Al 15’ Lautaro ha la palla del 2 a 0 in mischia, Silvestri provvidenziale in uscita. Poi è ancora Dimarco a concludere due minuti dopo, il suo tiro deviato trova un pronto Silvestri.
L’Inter in controllo, senza fretta.
Nella fase centrale del primo tempo i nerazzurri fanno circolare molto e bene il pallone, senza premere troppo sull’acceleratore. Dzeko e compagni vogliono evitare un Arnautovic-bis e sono molto attenti a spegnere sul nascere le velleità offensive dei bianconeri. I palloni invitanti per il duo offensivo scarseggiano, ma soprattutto Lautaro è attivo nel fraseggiare con i compagni. Al 30’ grandissima occasione per l’Udinese: sul cross di Pussetto, Dimarco è provvidenziale ad anticipare tutti (subendo peraltro fallo).
Perisic ovunque, Lautaro raddoppia.
La pressione dei friulani è lieve, Perisic a sinistra scava un solco sia in avanti che in copertura, Brozovic orchestra bene il giro palla che evidentemente aspetta l’aprirsi di qualche varco. Varco che si apre al 35’, quando prima Gagliardini sbaglia un clamoroso passaggio che avrebbe messo in porta Lautaro Martinez, poi sullo sviluppo dell’azione Barella riesce a mettere un nuovo passaggio filtrante per l’argentino: “scavetto” dell’attaccante e miracolo di Silvestri. Dzeko si avventa però sul pallone e subisce fallo da Pablo Marì: calcio di rigore, segnato in due tempi dallo stesso Lautaro (palo e gol di testa sulla ribattuta).
Raddoppio meritato di una squadra fin qui in totale controllo del match e che sta dimostrando una serenità invidiabile vista la pressione messa dal Milan con la vittoria di questo pomeriggio. Lautaro e compagni non hanno dunque subito il colpo ed anzi, fino ad ora sembrano voler evitare di ripetere gli errori commessi a Bologna.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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