Serie A, chi ha speso di più nella finestra estiva di mercato: il Milan guida la classifica
La sessione estiva di calciomercato è ormai chiusa da due settimane e la sosta per le nazionali ha permesso di tirare le somme e fare il punto su chi ha speso di più tra i club di Serie A.
Come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il Milan guida la classifica dei club che hanno investito maggiormente (113,5) dopo gli acquisti di Loftus-Cheek e Reijnders, che hanno ridisegnato la mediana di Pioli, Musah, Pulisic, già titolare inamovibile, Chukwueze, Okafor e Jovic a dare profondità all'organico. Il passivo però ammonta a 37 milioni grazie alla cessione di Tonali al Newcastle per una cifra intorno ai 70 milioni.
L'Inter ha speso ben 101 milioni, con gli acquisti maggiormente onerosi di Frattesi (33 milioni) e Pavard (30 milioni) impreziositi dall'operazione a parametro zero che ha portato Thuram in nerazzurro. La società di Viale della Liberazione ha però rispettato la politica di autofinanziamento dettata dal presidente Steven Zhang e ha lavorato bene in uscita con le cessioni di Onana (50 milioni), Brozovic (18) e Gosens (15). In questo modo l'Inter ha chiuso addirittura in attiva di un milione.
Discorso diverso per il Napoli, che ha sì investito per 100 milioni ma ha chiuso con un passivo di 26. Il club di De Laurentiis ha riscattato Raspadori (25 milioni) dal Sassuolo e Simeone (12) dal Verona, investito su Lindstrom dell'Eintracht (25), Cajuste (12) e Natan (10), oltre alle operazioni Caprile e Cheddira con la gemellata Bari. Gli azzurri hanno ammortizzato le spese grazie agli addii di Kim (50 milioni dal Bayern), Petagna e Lozano.
La Juventus di Giuntoli ha operato con massima attenzione e chiuso in attivo di 15 milioni: i riscatti di Milik (6,3), Locatelli (25), Kean (28) e gli arrivi di Weah (10,3) e Facundo Gonzalez (2) sono stati finanziati dalla cessione definitiva di Kulusevski (30) al Tottenham, Zakaria al Monaco (20), Rovella alla Lazio (17), De Winter al Genoa (8), Dragusin al Genoa (5), Pellegrini alla Lazio (4) e ai 2 milioni del prestito di Arthur alla Fiorentina.
Per soddisfare le richieste di Juric, Cairo non ha badato a spese: il Torino ha infatti chiuso con un passivo di 34,25 milioni, secondo solo a quello del Milan. I granata hanno investito sugli ex Inter Bellanova (7) e Lazaro (3,5), Tameze (2,5), Sazonov (2,5), Zapata (6), Vlasic (9+2 di bonus) e i riscatti di Ilic (17) e Radonjic (2). L'unica cessione rilevante è stata quella di Singo al Monaco per 10,5 più 2 di bonus).
Al contrario, l'Atalanta registra una finestra di calciomercato da record per gli incassi. Le cessioni di Hojlund al Manchester United per 75 milioni di euro, di Demiral all'Al Ahli (16,5), di Boga al Nizza (17) e di Maehle al Wolfsburg (12,5) hanno permesso alla Dea di incassare 136,5 milioni di euro. Di questi solo la metà sono stati reinvestiti per Tourè (30), Scamacca (25) e Bakker (9).
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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