Sconcerti: "Facile prendere Lukaku, Inter brava a rischiare con Barella: oggi non ha eguali"
Inter e Milan fino all'ultimo a contendersi lo scudetto. Erano dieci anni che non si vedevano le due milanesi, assieme, a lottare in vetta. Il giornalista Mario Sconcerti, nel consueto editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato il percorso che ha portato i due club ad arrivare a questo punto, partendo da una prova di coraggio: "Tutto è cominciato con l’arrivo di Barella e Tonali. Sono stati quelli gli investimenti veri. Spendere 80 milioni per Lukaku è una scelta economica, se li hai, perché no?".
La lungimiranza dunque, si vede negli investimenti sul futuro, secondo Sconcerti: "La vera bravura" - continua - "è andare a prendere ragazzi costosi che hanno metà possibilità di perdersi. E sono due diversità. Barella non ha omologhi, non è accostabile a nessuno. Tonali è più normale nel gioco, ma sa fare le due fasi, quella di Pirlo e di Gattuso, con interpretazioni personali, fino a sfuggire di nuovo al paragone". In modo diverso i due giocatori su cui oggi Inter e Milan si poggiano "sono i giocatori determinanti" e ad oggi "non sono sostituibili. Riuscire a coprirne in altro modo i compiti, è l’ultimo obiettivo di Inter e Milan. Quando avranno i sostituti, saranno di nuovo squadre perfette, pronte a prendere il grande mare".
Una considerazione, il giornalista la fa anche sulla questione stadio, che tiene banco ormai da anni: "C’è un’ultima differenza del calcio a Milano: vuole abitare la stessa casa. C’è qualcosa di freudiano in questo dividersi lo stadio. Tra amici opposti si può dividere tutto, ma non la casa. Capisco quando lo stadio era comunale, ma adesso che si costruisce perché costruirne uno per due? Perché non ognuna il suo stadio come in tutto il mondo?".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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