San Siro, il Comune trova l'accordo con Inter e Milan per la vendita: le approvazioni slitteranno a settembre

San Siro, il Comune trova l'accordo con Inter e Milan per la vendita: le approvazioni slitteranno a settembreTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 11:41News
di Marta Bonfiglio

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sull'acquisto di San Siro da parte di Inter e Milan: "Il Comune ha sostanzialmente trovato un accordo con Inter e Milan per la vendita dell’impianto per 197 milioni, con la partecipazione del Comune ad alcuni costi. Quell’accordo deve essere approvato in Giunta e poi in Consiglio. Se Sala si fosse dimesso, il progetto sarebbe saltato e tutto sarebbe tornato al passato: il Milan a San Donato, l’Inter chissà (forse proprio a San Donato col Milan). Con Sala ancora in sella, è quasi certo un rinvio. L’idea, fino a una settimana fa, era approvare tutto entro il 31 luglio. Ora si è capito che le approvazioni – sicuramente quella del Consiglio, forse anche quella della Giunta – slitteranno a settembre. La vendita ai club però resta possibile.

Inter e Milan devono acquisire la proprietà dello stadio e delle aree limitrofe entro il 10 novembre, quando il secondo anello compirà 70 anni, momento che farà scattare il vincolo culturale e la conseguente impossibilità di demolirlo. Il tempo, insomma, c’è: immaginando un’approvazione in Consiglio a inizio settembre, ci sarebbero due mesi per finalizzare il finanziamento con le banche e arrivare al rogito.

Naturalmente, i punti interrogativi sono diversi, a cominciare dal via libera del Consiglio comunale. A Palazzo Marino siedono 48 consiglieri (quindi con maggioranza fissata a 25) e 31 fanno parte dell’area di governo. Cinque di loro però hanno già espresso durante l’iter un parere negativo, preannunciando il voto contrario.

Quindi su San Siro la maggioranza è sul filo e una eventuale bocciatura farebbe naufragare il progetto. C’è la possibilità che il via libera arrivi con il voto favorevole di alcuni consiglieri dell’opposizione? Sì, ma il fatto avrebbe logiche conseguenze politiche. E poi, comunque vada, all’approvazione seguirebbero molti ricorsi che punterebbero a dichiarare la nullità della vendita, con l’immaginabile coinvolgimento di tribunali e giudici competenti. Una corsa a ostacoli. San Siro, in parallelo, vivrà la sua vita. Le partite. La cerimonia di apertura dei Giochi invernali del 6 febbraio. Il progetto per il nuovo stadio, che i club hanno affidato a Manica e Norman Foster. Le votazioni nelle aule comunali e le obiezioni degli avvocati in tribunale saranno un rumore lontano, ma è da lì che passerà il suo futuro".