Sacchi critica il corso di Coverciano: "Oggi io e Mourinho non potremmo allenare: è ridicolo"
Intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha criticato aspramente i criteri d'ingresso al corso di Coverciano per ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, per il quale è richiesto un certo numero di partite all'attivo in Serie B, Serie A o Nazionale: "Questa è una situazione ridicola, oltre che ingiusta - ha sottolineato l'ex tecnico -. Non capisco: ma per essere un bravo fantino devo essere stato un cavallo? Qual è il criterio? Io avrò fatto onore al calcio italiano o no? Eppure non ho mai giocato oltre la Quarta Serie. In questo sistema sento lo sgradevole puzzo delle consorterie e del clientelismo, che sono cose tipicamente italiane. Per risolvere il problema c'è solo un modo: liberalizzare.
Il figlio di Ancelotti non è stato ammesso a Coverciano, non ha mai giocato in A e nemmeno in B, ma è da diversi anni che fa il secondo di suo padre e mi pare che abbia contribuito non poco ai successi del Real Madrid. Per avere il patentino di Uefa Pro è dovuto andare in Scozia. Vi sembra normale? Ma dove crediamo di arrivare se continuiamo a mettere delle barriere? Ci sono gli esempi del sottoscritto, di Zaccheroni, di Zeman, di Mourinho, di Eriksson, di Klopp: non mi risulta che siano stati giocatori di alto livello, eppure sono grandi allenatori".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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