Sacchi: "Chivu non è una scommessa azzardata. L'Inter deve ascoltare le sue richieste"

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato dell'Inter e del nuovo corso nerazzurro con Cristian Chivu: "Non è una scommessa azzardata - le parole dell'ex allenatore sul tecnico rumeno - Una scommessa comporta un inevitabile rischio, e allora tutti gli allenatori sono scommesse, mica soltanto Chivu. Solo un mago può sapere come andrà la stagione".
"È vero che ha avuto una sola esperienza su una panchina di Serie A, nello scorso campionato, al Parma: tredici partite in tutto. Ma è altrettanto vero che se uno non viene testato non si potrà mai dire se funziona oppure no. Dato quello che ha dimostrato a Parma, a me sembra che Chivu sia pronto per il grande salto. Ciò non significa che vincerà subito, gli servono mesi per trasmettere le sue idee ed entrare in sintonia con i giocatori. È avvantaggiato dal fatto che conosce perfettamente l'ambiente, è sicuramente un punto a suo favore".
"Adesso, però, il ruolo più difficile non ce l'ha Chivu, ma la società: al tecnico serve il sostegno dei dirigenti che devono aiutarlo nei momenti di difficoltà, proteggendolo dalle inevitabili polemiche, e devono costruirgli la squadra che lui ha in mente. L'Inter non commetta l'errore di non ascoltare le richieste dell'allenatore, cosa che fanno quasi tutte le società: lui sa bene chi serve e chi non serve,e compatibilmente con le possibilità economiche del club i dirigenti hanno il dovere di accontentarlo".
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