Sabato: "Inter senza Brozovic in difficoltà, contro la Fiorentina sarà decisiva"
Antonio Sabato di gare così ne ha vissute tante. Il prossimo avversario dell’Inter, la Fiorentina, non è di certo la miglior squadra da affrontare in un momento di alti e bassi. In vista del match contro la formazione toscana, l'ex nerazzurro ha rilasciato un'intervista a TuttoMercatoWeb.com. Di seguito le sue dichiarazioni:
La partita di domani sarà quasi decisiva per l'Inter per tenere aperte le possibilità scudetto?
"Secondo me sono tutte decisive perché mancano poche partite alla fine e qualsiasi squadra, soprattutto quelle che sono lì davanti, giocheranno contro chi non vuole retrocedere. Ogni partita sarà difficile e la Fiorentina è un test probante, però penso che la squadra abbia riposato questa settimana e di conseguenza farà un'ottima prestazione. Dopo la Champions ha fatto gare carenti purtroppo dal punto di vista fisico, ma domani credo che farà una grande partita".
Come si può spiegare l'appannamento dell'Inter?
"Guarda caso dopo le due partite giocate contro il Liverpool all'Inter mancava Brozovic. Non dico che sia Pelé, ma è troppo determinante. Bisogna trovare un sostituto perché abbiamo provato con Barella e non ci siamo riusciti, abbiamo provato con Vecino, ma Brozovic è Brozovic. Il prossimo anno serve un suo sostituto perché quando non c'è lui la squadra va in enorme difficoltà, non sai a chi dare la palla. Lui fa da raccordo tra i vari reparti, se non c'è lui diventa un problema".
Lautaro Martinez continua a vivere di alti e bassi.
"Ha fatto bene ultimamente: un grande gol ad Anfield e tre gol contro la Salernitana. Contro il Torino tutta la squadra ha fatto male perché giocare contro i granata dopo non aver riposato dopo il Liverpool, qualsiasi squadre avrebbe delle difficoltà. Siamo stati bravi a recuperarla nel finale perché poteva andare peggio come successo contro il Sassuolo. Contro il Torino se non sei a posto fisicamente soffri maledettamente. Lautaro veniva da un periodo di due partite positive, ci può stare. Non incolperei solo lui, ma tutta la squadra che con il Torino non ha fatto bene".
Un interista teme meno la Fiorentina senza Vlahovic?
"Sicuramente un po' meno la temo perché Vlahovic è un giocatore che fa la differenza. I viola che si presentano con il serbo è un discorso, con Piatek, sì è competitiva, ma è un po' meno pericolosa rispetto ad una Fiorentina con Vlahovic".
La Fiorentina gioca anche meno bene.
"Non è facile cambiare in corsa perché, se una squadra inizia la stagione ed è abituata a giocare con una punta di questo tipo, che si muove in un certo modo, e durante il mercato invernale cambi, la squadra deve ricominciare a giocare in un altro modo. Piatek non ha le caratteristiche di Vlahovic, è più finalizzatore, queste difficoltà ci stanno, però la squadra e l'allenatore sono tosti e, anche se gioca un pochino meno bene, i risultati li sta facendo".
Che ne pensa di Milenkovic per il futuro?
"E' una bella lotta tra lui e Bremer perché sicuramente uno di questi due finirà all'Inter. Si tratta di un ottimo giocatore, non lo sto seguendo particolarmente, ma mi sembra che abbia avuto un piccolo calo rispetto agli anni scorsi, dove invece aveva fatto benissimo. Mi sembra che vada un po' a corrente alternata, però è giovanissimo ed è molto interessante. Sarà sicuramente un duello, se la Fiorentina dovrà vendere, tra lui e Bremer".
Sembra però che lei preferisca Bremer.
"Preferisco Bremer, ma solo perché mi sembra in questo momento più maturo rispetto a Milenkovic, solo per questo, ma non per altro".
Rischia più l'Inter contro la Fiorentina o il Milan contro il Cagliari?
"Bella domanda. Sulla carta sarebbe molto più facile la partita del Milan, ma giocare contro il Cagliari che viene da due sconfitte a Cagliari in questo momento, dove è in lotta per non retrocedere, non è mai facile se non stai attento. Penso che sia difficile per entrambi perché la Fiorentina a Milano ha sempre giocato bene, ha sempre fatto bene, ha dei buoni ricorsi qui, quindi saranno difficili per entrambe. Non riesco a fare un pronostico".
Anche perché la Fiorentina ha l'obiettivo Europa League e il Cagliari quello salvezza.
"Certo, certo. Ti dico la verità, quando giochi per la salvezza dai sempre qualcosa in più, mentre l'Europa League è qualcosa che riesci a mettere nei tuoi obiettivi. La salvezza è salvezza, il giocatore che gioca per la salvezza dà sempre qualcosa in più. So cosa vuol dire, ogni partita è una guerra. Quando giochi per un obiettivo primario, non dico che se perdo perdo, però ci sta che la Fiorentina possa perdere a Milano contro l'Inter. Il Cagliari invece si gioca la salvezza contro il Milan e giocherà alla morte".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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