Roma si ferma per salutare Mihajlovic: in migliaia al funerale di Sinisa

Una città che si ferma per omaggiare uno dei grandi volti del calcio italiano: è successo tutto questo a Roma, nel giorno dell'ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic, che si è spento venerdì dopo la lunga lotta contro la leucemia. L'orario del funerale era fissato per 11.30 alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ma già due-tre ore prima moltissimi tifosi e appassionati si erano radunati all'estero della chiesa, per omaggiare uno dei più grandi protagonisti dell'era moderna della Serie A. Prima con le sue punizioni, poi al fianco di Roberto Mancini e infine con una proficua carriera da allenatore. Il feretro di Mihajlovic, accompagnato dai familiari, ha lasciato il Campidoglio intorno alle 9.40, raggiungendo Piazza della Repubblica (chiusa al traffico) alle 10.15. Ne è seguito un lungo applauso, prima che iniziasse la funzione celebrata dall'arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi.

Presenti una delegazione del Bologna, composta da dirigenti, prima squadra e Primavera, come testimoniano gli scatti realizzati dai colleghi di Tmw, ma anche Angelo Peruzzi e Fabio Liverani. Tra le tante personalità calcistiche spiccano ovviamente il ct Roberto Mancini, Stefano Fiore, Massimo Ferrero, Vincenzo Montella, i giocatori della Lazio e molti ex compagni di viaggio o rivali: da Salsano a Lombardo, passando per Marchegiani, Iachini, Sereni, Nando Orsi, Juric, Branca, Totti, De Rossi, Stankovic, Jugovic e Gigio Donnarumma. Non sono mancate ovviamente le personalità politiche, dal ministro dello Sport Abodi a Giovanni Malagò, passando per le autorità romane e per i volti televisivi (su tutti Gianni Morandi). Ha fatto una breve comparsa in chiesa anche l'aquila Olimpia, per portare a Mihajlovic il saluto della "sua" Lazio. Un addio commosso, quello a Sinisa, un campione che non sarà dimenticato.