Pinamonti: "Icardi mi portava agli allenamenti quando non avevo la patente. Inter? Provo riconoscenza"

Andrea Pinamonti, attaccante del Sassuolo ed ex Inter - tra le altre - ha parlato a La Gazzetta dello Sport della nuova stagione in maglia neroverde e dei suoi anni in nerazzurro. Le sue parole:
I giocatori italiani sono un po’ sottovalutati?
“Non saprei. All’estero lanciano i giovani con costanza senza il clamore mediatico e le esagerazioni che ci sono da noi. Io l’ho provato sulla mia pelle. Ho esordito giovanissimo all’Inter e dopo quindici minuti sembrava dovessi già fare cinquanta gol. Bisogna dare ai giovani il tempo di sbagliare e di crescere. Certe estremizzazioni, specie da quando esistono i social, sono davvero insopportabili”.
A proposito di Inter. Parliamo dei suoi maestri. Primo: Mauro Icardi.
“Ha fatto tanto per me. Dentro e soprattutto fuori dal campo. A 18 anni avevo lasciato la foresteria e stavo cercando casa. Mauro mi ha ospitato e mi portava agli allenamenti perché non avevo ancora la patente. Un ragazzo di cuore, di una generosità incredibile”.
Romelu Lukaku.
“Insieme nell’anno dello scudetto. Altro ragazzo d’oro. Si fermava dopo gli allenamenti per darmi consigli. Io lo riempivo di domande, mi ha fatto crescere tanto”.
Antonio Conte.
“Fare un anno con lui è stato fondamentale per il mio percorso”.
Lei è anche legatissimo a Skriniar.
“Sono andato al suo matrimonio in Slovacchia, ci sentiamo ancora. Che cosa mi ha insegnato? A prendere le botte...”.
L’Inter è un capitolo chiuso per lei?
“Non ha molto senso parlare del futuro. Mi hanno preso a quattordici anni e mi hanno portato in Serie A. Per l’Inter provo una enorme riconoscenza”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
