Mkhitaryan non dimentica: "Addio Lukaku? Preferisco non aggiungere una sola parola"

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Oggi alle 16:45News
di Redazione

Il centrocampista dell'Inter, <strong>Henrikh Mkhitaryan</strong>, all'interno del suo libro "La mia vita sempre al centro. Il viaggio di un ragazzo armeno tra determinazione e sacrificio", è tornato a parlare dell'addio di Romelu Lukaku ai nerazzurri.

Il ragionamento parte dalla fine della stagione 2022/23, quella che si concluse con la finale di Champions League persa contro il Manchester City: "Qualche punto interrogativo si presentava, pensando ai primi giorni di ritiro. Gli allenamenti sono iniziati e vedevo che tanti giocatori erano in scadenza di contratto e altri non volevano rimanere".

<strong>Mkhitaryan</strong> entra nei dettagli: "Non sapevamo che cosa ci riservasse il futuro. L'abbiamo scoperto man mano, tra cessioni e acquisti, arrivi e partenze: al principio della stagione 2023-2024 assomigliavano a un enorme puzzle di mercato. In uscita tre portieri (Onana, Handanovic e Cordaz) e in entrata altrettanti (Sommer, Audero e Di Gennaro). Dentro Bisseck, Pavard, Carlos Augusto, Cuadrado, Frattesi, Arnautovic, Thuram, oltre al rientro di Sanchez. Fuori D'Ambrosio, Skriniar, Brozovic, Gagliardini, Gosens, Dzeko, Lukaku. Con Dzeko ceduto per far posto a Lukaku, che poi ha deciso di non vestire la nostra maglia (e, sulla sua scelta, preferisco non aggiungere una sola altra parola)".

Infine ha concluso ammettendo sinceramente tutti i suoi dubbi: "Dallo spogliatoio osservavamo il frenetico andirivieni di compagni: alcuni diventavano ex, altri nuovi. C'era preoccupazione, ci chiedevamo che senso avesse smantellare e poi rifare un gruppo affiatato e unito, in crescita, che stava ottenendo risultati. Che aveva appena rischiato di vincere la Champions League. Non capivamo, allo stesso tempo non chiedevamo. Però, tendevamo a fidarci di Inzaghi e della società, delle loro rassicurazioni, che di tanto in tanto arrivavano. 'Abbiamo scelto così, sarà un'Inter forte, ancora una volta'. Avevano totalmente ragione".