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Mkhitaryan, Darmian, Acerbi segnalano un problema all'Inter? Gli effetti di un addio posticipato

Mkhitaryan, Darmian, Acerbi segnalano un problema all'Inter? Gli effetti di un addio posticipatoTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:30News
di Michele Maresca

I problemi di Henrikh Mkhitaryan e Matteo Darmian, per un motivo, e Francesco Acerbi, per un altro, rendono necessario effettuare una riflessione in merito alla decisione della dirigenza dell'Inter di prolungare per - almeno - un altro anno il proprio rapporto contrattuale.

I primi due, a causa di un infortunio, collezioneranno oltre un mese di assenza dal rettangolo di gioco. Il terzo, per l'esigenza di preservarlo dato l'impegno di sabato maturato contro il Napoli, sarà risparmiato dal tecnico Cristian Chivu in occasione del match contro la Fiorentina. In tutti i casi, comunque, nonostante possano essere diversi i dettagli, il nucleo centrale del discorso è sempre il medesimo: è stata giusta la scelta di non separarsi in occasione dell'ultima finestra estiva di mercato?

A tale riflessione se ne aggiunge un'altra, immediatamente conseguente: possono bastare le soluzioni "fatte in casa", come quelle che rispondono ai nomi di Manuel Akanji e Yann Bisseck, per ovviare al problema del difensore centrale, in presenza delle difficoltà in termini di "ricarica energetica" di Acerbi e della mancata costanza mostrata sinora da Stefan De Vrij? Sarebbe stato, magari, più opportuno puntare su un calciatore d'esperienza e sicuro affidamento, come lo è stato Akanji a destra, per rinforzare la zona centrale della retroguardia?

A tali interrogativi si possono aggiungere molteplici considerazioni ulteriori, ma ciò che conta è il materiale che ha ora effettivamente a disposizione Chivu e il modo in cui saprà disporne la collocazione in campo. A partire dalla sfida contro la Fiorentina, potrebbero cambiare i parametri da cui guardare al reparto difensivo nerazzurro. A giocare un ruolo decisivo, in questo senso, potrebbe essere la prestazione di Bisseck, chiamato a svolgere una funzione estremamente delicata: contenere un attaccante poderoso come Moise Kean. Superare tale scoglio - negli auspici del mondo Inter, contribuendo anche alla conquista dei tre punti - rappresenterebbe il modo migliore per definire il passaggio a una nuova fase. Quella in cui le logiche con cui si è vista, in maniera schematica, l'alternanza al centro della difesa possano essere definitivamente superate