Mancini, l'attacco di Gazzetta: "Ha lasciato solo per i soldi, ora è chiaro a tutti"
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, il direttore della Rosea Stefano Barigelli va all'attacco dell'ex ct azzurro Roberto Mancini. Le sue parole: "L’ultimo colpo di tacco non gli è riuscito. Ora è chiaro a tutti quanto a noi della Gazzetta è stato chiaro dall’inizio: Mancini ha lasciato la Nazionale italiana soltanto per soldi. Le incomprensioni con Gravina, la fiducia che non sentiva più, il clima che era cambiato, lo staff riveduto e corretto, insomma il castello delle grottesche ragioni con cui aveva cercato di spiegare perché abbandonava la nave azzurra nemmeno fosse Schettino, è venuto giù nel giro di pochi giorni. Il tempo è eccezionale. Immersi come siamo nella cultura del cinismo c’è perfino chi l’ha giustificato: come si fa a rifiutare una cifra del genere? Invece si fa. Si fa, quando scegli la maglia azzurra, quando scegli di rappresentare un Paese, quando i bambini fanno la fila per mettersi una maglia con il tuo nome. Si fa, quando sei un professionista che onora i contratti. Si fa, quando hai straguadagnato in tutta la tua lussuosa e fortunata carriera. Si fa, perché non c’è somma che valga la fiducia di milioni di italiani. Allenare la Nazionale prima che un lavoro è un impegno, una responsabilità. Un onore, direi, usando una parola che nel calcio non è più compresa da tanto tempo":
Barigelli poi avanza un'ipotesi suggestiva: "La Federazione dovrebbe secondo me prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di rivalersi su Mancini. Pretendere una somma simbolica, un piccolo risarcimento all’enorme danno procurato. Pensate se Spalletti fosse ancora a Napoli e Conte in Premier. D’altronde il c.t. dell’Arabia può permettersi di pagare, benché non abbiamo capito a quanto ammonti l’ingaggio e nemmeno se pagherà le tasse in Italia. Non ci stupiremmo del contrario. Il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni dalla Nazionale, Mancini ha raccontato la propria verità a tutti i giornali. Ma non ha voluto parlare con la Gazzetta, colpevole, secondo lui, di essere stata troppo severa nei suoi confronti. La considero una medaglia".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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