Longari: "Ausilio nel mirino dell'Al Hillal, questo lascia intendere quanto siano superficiali i giudizi..."

Longari: "Ausilio nel mirino dell'Al Hillal, questo lascia intendere quanto siano superficiali i giudizi..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Ieri alle 22:30News
di Marta Bonfiglio

Nel suo editoriale per SportItalia Gianluigi Longari ha parlato anche del direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, ora nel mirino dell'Al Hilal. Le sue parole: "È il viatico per il rush finale della sessione di mercato, e come spesso accade gli intrecci per la sessione in corso tengono banco e caratterizzeranno con una serie di colpi di scena le trattative che stanno per dispiegarsi.

Ne è protagonista assoluta l’Inter, che dopo una serie di estati che la vedevano costretta ad affidarsi alla qualità del proprio management per trovare la quadra tra la competitività della squadra ed il bilancio, si trova ora costretta a respingere gli assalti sauditi non ad un proprio calciatore o al suo ormai ex allenatore, ma direttamente ad uno degli ispiratori assoluti del miracolo economico e sportivo messo in piedi nelle stagioni precedenti: Piero Ausilio.

Il Direttore Sportivo dell’Inter è infatti finito nel mirino dell’Al Hilal, a testimonianza concreta del fatto che anche a quelle latitudini si siano resi conto che il portafoglio senza fondo, ma anche senza competenza molto difficilmente possa portare ad un percorso sportivo coerente e duraturo. Ed allora, dopo Simone Inzaghi, il club saudita ha messo nel mirino il Deus ex machina spesso troppo sottovalutato di una squadra che si è meritata la piazza d’onore a livello continentale sostanzialmente senza avere avuto nel lustro precedente un euro di budget sul quale lavorare.

Lo si è fatto con inventiva, margine di rischio e competenza tale da avere permesso di poter vivere un’estate senza affanno e con le sembianze di top club anche dal punto di vista economico. Ausilio potrà lecitamente scegliere se accettare (a sessione terminata) o meno di cedere alle lusinghe di uno dei club più ricchi del pianeta, ma il solo fatto che una società di quella strapotenza economica metta in cima alla propria lista di preferenze un professionista del nostro calcio, lascia intendere quanto siano superficiali i giudizi che vengono spesi da parte di chi reputa scontate qualità che di fatto non lo sono. Ed i fatti sono lì a dimostrarlo".