Lo scopritore di Sucic: "Non mi piace il paragone con Brozovic, è diverso"

Mentre l'Inter si appresta a vivere un finale di stagione entusiasmante, con la lotta per il campionato ancora aperta a colpi di scena per la recente frenata del Napoli contro il Genoa e soprattutto in vista della finale di Champions League contro il PSG, fra i tifosi nerazzurri cresce l'attesa sul prossimo mercato estivo.

Fra le mosse in entrata è certo l'arrivo di Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria, con il classe 2003 che verrà dapprima testato al Mondiale per Club negli Stati Uniti. In esclusiva per la redazione de L'Interista è intervenuto per parlarci di lui Sergej Jakirovic, tecnico del Kayserispor (club della Super Lig turca), che ha portato Sucic in prima squadra quando aveva 18 anni allo Zrinjski Mostar in Bosnia Erzegovina, per poi dargli spazio in campo.

Le piace il paragone che qualcuno fa con Brozovic?
"No. Ogni giocatore è diverso. Posso paragonarli per l'ampio raggio di movimento ed il gioco di squadra. Petar ha migliorato le sue prestazioni in campo, diventando più pericoloso in zona offensiva in termini di assist e gol.

Asllani all'Inter ha patito la folta concorrenza. Pensa che un prestito potrebbe fare al caso suo, o condivide quella che sembra l'intenzione di testarlo subito?
"Penso che verrà subito inserito nelle rotazioni trovando uno spazio importante. Sono poi valutazioni, queste, che la società farà insieme all'allenatore Simone Inzaghi. C'è un'indicazione importante però".

Quale?
"Io penso che Petar possa essere tra i primi 11 o 15 giocatori dell'Inter. È migliorato molto nell'ultimo anno e l'indicazione di cui parlo è legata al fatto che è diventato un giocatore di riferimento per la nazionale croata".

Le sue 3 migliori caratteristiche?
"Forza mentale, attitudine al lavoro e abilità motorie eccezionali. Ne aggiungo una quarta: la comprensione del gioco".

E i gol?
"Anche quelli, quest'anno d'altronde ne ha fatti già 6 nonostante l'infortunio. E' in grado di garantire un certo numero di gol ogni stagione, secondo me".