Lo psicologo del Belgio: "Ingenuo affermare che non c'è niente che non va"

Lo psicologo del Belgio: "Ingenuo affermare che non c'è niente che non va"TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 30 novembre 2022, 19:23News
di Yvonne Alessandro

Belgio al varco. Vista la posizione in classifica nel gruppo F, i Red Devils devono assolutamente vincere contro la Croazia. Per evitare il tonfo nel baratro delle eliminate dai Mondiali però serve ritrovare il giusto umore. Voci insistenti riportano che nello spogliatoio dei giocatori belgi non ci sia un’atmosfera idilliaca (tra contrasti interni e quell’intervista rilasciata da De Bruyne). Anche Jef Brouwers, psicologo del Belgio che lavora a distanza e da casa, avrebbe notato con rammarico che “qualcosa non va”, insistendo per una discussione di gruppo. Di seguito lo specialista denuncia tutta la negatività che si è creata, come riporta Sporza Tv: “L'atmosfera lì non è per vincere. C'è poca passione da vedere. Creare una situazione positiva è l'unica cosa che può aiutare. Per questo ho suggerito di mostrare il gol di Chadli contro il Giappone”.
Insomma, il pensiero di Brouwers sulla squadra non è proprio positivo: "Sarebbe ingenuo affermare che non c'è niente che non va. È un dramma psicologico che rattrista l'approccio. I commenti sui compagni di squadra ci sono perché non c'è fiducia nelle reciproche capacità.

Ma la situazione è reversibile se le persone iniziano a pensare in modo diverso. Puoi ottenere qualcosa solo con buoni momenti. Creare una situazione positiva è l'unica cosa che può aiutare. Con la squadra che era in campo contro Canada e Marocco, non funzionerà". Così la discussione di gruppo sarebbe un passo nella giusta direzione secondo lo psicologo dei Red Devils: "Prendendo sul serio le tensioni e mettendole sul tavolo, si ottiene comunque sollievo. C'è molta tensione inconscia in un torneo del genere. Lasciando che tutti, compreso l'allenatore, parlino tra loro, vengono portate in tavola cose che spesso non erano disponibili all'inizio dell'incontro. Si tratta di fidarsi l'uno dell'altro. Ed è importante che la lunga conversazione venga condotta in modo professionale. Resta da vedere se i conflitti sono effettivamente spersonalizzati. Ma è imperativo che d'ora in poi si parli di calcio e che i risultati della discussione si traducano in azione", chiosa Brouwers.