Lautaro capitano e leader: tocca a lui trascinare. Il peso dell'attacco è tutto sulle sue spalle
La Lu-La è solo un ricordo. Intorbidito dal voltafaccia di Big Rom che nessuno, alla fine della scorsa stagione, poteva attendersi. Nessuno, nemmeno Lautaro Martínez, che pur avendo stretto un profondo legame con il belga negli anni trascorsi insieme ad Appiano ha confidato di essere sorpreso e deluso dal comportamento dell'ex collega. Ora il peso dell'attacco è completamente sulle sue spalle: in attesa di capire come e se verrà ulteriormente ritoccato il reparto, o quanto impiegherà Thuram ad acclimatarsi, il Toro è l'unica certezza del parco attaccanti di Inzaghi.
Capitano e leader
Oneri... e onori. Perché se - come detto - il peso sulle spalle sarà più gravoso, sul braccio farà capolino la fascia di capitano. L'ha indossata anche nei mesi scorsi, ma solo saltuariamente: a partire da questa stagione, complici gli addii di Handanovic e Brozovic, in cima alla graduatoria dei capitani della squadra c'è lui. Una bella investitura, e una responsabilità importante che Lauti è pronto a prendersi.
Rendimento da consolidare
Nel 2022/2023 il Toro ha chiuso a quota ventotto reti e undici assist. Una 'doppia doppia' da riconfermare quest'anno, per tenere alta l'asticella delle ambizioni. Dopo un'annata da campione del mondo e vice-campione d'Europa, l'argentino ha l'occasione di consolidare il proprio posizionamento nell'élite dei centravanti più affermati e prolifici a livello internazionale. Un obiettivo da raggiungere con la fascia al braccio, e l'appoggio di un popolo che l'ha eletto a più alto rappresentante - tra i giocatori attualmente in rosa - dell'interismo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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