Lautaro a Sky: "Avevo la caviglia distrutta, ho valutato l'operazione. Dobbiamo alzare la Champions ora"

Lautaro Martinez ai microfoni di Sky Sport sullo sbarco in finale di Champions League vincendo 1-0 contro il Milan: "La serata di oggi rimarrà per tutta la vita, per me i tifosi e i compagni. Ce l'eravamo detto negli spogliatoi. Abbiamo affrontato la gara nel modo in cui dovevamo farlo".

Hai vinto il titolo Mondiale pochi mesi fa. 
"È speciale portare i compagni in braccio. Dico sempre di voler dare il massimo dentro e fuori. Questa stagione sono cresciuto tanto, a livello mentale e personale. Per la famiglia sono più tranquillo in campo. Ho una famiglia che è sempre lì, compagni che mi fanno crescere ogni giorno. Al Mondiale poi ho imparato tantissimo da Messi".

I migliori giocatori devono rimanere in Italia. Una curiosità però: hai parlato con Inzaghi, c'era qualcosa che non funzionava?
"No, ho detto che Mkhitaryan aveva un problema e chiedeva il campo. Non riusciva a stare in piedi. Ho detto solo questo".

Hai il DNA del grandissimo giocatore.
"Sicuramente soffro tanto quando non ho prestazioni importanti come voglio io. Poi niente, a volte il calo fisico conta e in questa stagione non mi sono fermato. Con la caviglia distrutta stavo valutando se operarmi un po'. Durante il Mondiale ho fatto delle punture per stare con i miei compagni. I dieci giorni post Mondiale mi hanno aiutato a riposare. Dopo il Mondiale sono stato bene, trovo il gol. Adesso è una felicità assoluta e ringrazio i miei compagni".

La storia ti aspetta. Milito l'ha fatta tanti anni fa...
"Io penso che siamo arrivati in questo momento e dobbiamo andare a Istanbul ad alzare la coppa. È questo quello che volevamo. Rimarrà per sempre".

Prima Roma però...
"Anche lì, prima il campionato. Ma questo club si merita di vivere una serata indimenticabile".