La moviola di Barcellona-Inter 3-3: tanti rimpianti per il gol annullato a Mkhitaryan

Serata movimentata a Montjuïc per Clement Turpin, che ha diretto Barcellona-Inter. Il primo episodio chiave arriva al 6’: contatto in area tra Çalhanoğlu e De Jong, con il pubblico catalano che reclama un rigore. Turpin, ben posizionato, lascia proseguire correttamente: non c’è fallo. Poco dopo, all’8’, è Bastoni a intervenire in maniera pulita su Yamal, e anche in questo caso il direttore di gara decide giustamente di lasciar giocare.
Al 14’ si registra il primo errore: Dumfries colpisce involontariamente Gerard nel tentativo di controllare un pallone, lo spagnolo accentua la caduta e Turpin fischia fallo, forse troppo condizionato dalla sceneggiata. Al 37’ Yamal replica la teatralità dopo un lieve contatto con Acerbi, senza però indurre Turpin in errore. Al 45’, invece, arriva una punizione generosa a favore del Barça per un contatto tra Dimarco e lo stesso Yamal.
Nella ripresa, l’arbitro francese commette un errore sul fuorigioco fischiato a Thuram (51’), che partiva in linea. Giusta invece l’ammonizione a Çalhanoğlu al 58’. Al 60’, Cubarsí stende Thuram ma viene graziato: ci stava il giallo. Poco dopo (61’), un tocco di mano sospetto di Martinez in area blaugrana viene ignorato: possibile punizione per l’Inter. Corretto non assegnare rigore per il presunto fallo di mano di Araújo (62’) e giusta l’ammonizione a Cubarsí al 70’. Il gol annullato a Mkhitaryan per fuorigioco millimetrico (73’) è una decisione da VAR, tecnicamente impeccabile. Infine, giusta la punizione concessa al Barça per fallo di Barella su Yamal (77’).
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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